Migrazione autunnale: Caccia al Tordo.
Il Tordo è una preda molto ambita, sia per la difficoltà del tiro, sia per la bontà delle sue carni, è il protagonista dei flussi migratori autunnali che interessano il nostro paese. Il Tordo più presente e comune in Italia è sicuramente il Bottaccio, ma non è difficile imbattersi nel Tordo Sassello, più piccolo e con le sottoali rossicce, nella Cesena e la tordela, più grande e anche nidificante in alcune località italiane. L’Italia settentrionale viene interessata dal flusso migratorio proveniente dalla Germania o centro Europa già dal mese di settembre, mentre nell’Italia centrale ed nel meridione vi sono state numerose catture di tordi inanellati nelle stazioni ornitologiche dell’Europa dell’Est a testimoniare che il flusso migratorio ha origine nella zona “Carpatico-danubiana” e che si prolunga fino a novembre inoltrato.
Ovviamente bisogna stare attenti a non confondere il “passo” vero e proprio dai normali spostamenti tra collina, pianura e zone litoranee, che possono avvenire a causa di variazioni climatiche o ricerca di cibo o disturbo degli spari dei cacciatori. Il primo ad arrivare è il comune bottaccio seguito ad una distanza di circa 15/20 giorni dal tordo sassello che preannuncia il progressivo esaurimento della migrazione del bottaccio e l’imminente arrivo dei primi intensi freddi e delle Cesene.
Zone consigliate in Sardegna: nella provincia di Oristano e nel Nuorese, in particolare a Seneghe e Cuglieri, in prossimità del massiccio vulcanico del Montiferru.