La Pdl della Brambilla
Michela Vittoria Brambilla torna a far parlare di sé e, come accade quando si ha a che fare con l’onorevole lombarda, la polemica è dietro l’angolo. Nelle ultime ore l’ex ministro ha presentato ufficialmente una sua proposta di legge che reca la firma di un’altra figura non certo simpatica al mondo venatorio, l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa. A cosa punta questa Pdl?
Nota dolente
Alcune parti della proposta non hanno certo motivo di essere criticate, come ad esempio quella che prevede pene più severe in caso di maltrattamenti e uccisioni di animali. Il problema sorge con la richiesta di una tassa specifica per creare strutture che ospitino proprio pet maltrattati o abbandonati. Chi dovrebbe versare questo contributo? La risposta è presto detta.
Richiami vivi
L’importo verrebbe pagato dagli allevatori, più precisamente anche coloro i quali allevano animali per la macellazione, per la riproduzione, per il consumo domestico privato, per la vendita diretta o mediata di animali vivi nonché per la fornitura alla sperimentazione”. Lo stesso discorso vale per chi “cattura e detiene fauna selvatica, compresa l’avifauna da utilizzare come richiamo vivo” che dovrebbe sostenere ugualmente questo contributo.
A Michela Brambilla giro due righe di Maffeo Pantaleoni: “Qualunque imbecille può inventare e imporre nuove tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese”.
“imbecille” è un termine suo, io non mi permetterei mai.