Trentanove capanni di caccia nel giro di nove anni: è quanto avverrà a Mezzocorona, comune in provincia di Trento in cui saranno autorizzati questi appostamenti, come stabilito da una delibera della giunta comunale che ha preso spunto dalla legge provinciale. Come riferito da L’Adige, si sta parlando della Legge numero 24 del 1991, recante “Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia. L’allestimento dei capanni, inoltre, dipende da una preventiva denuncia al comune competente dal punto di vista territoriale e nel rispetto della proposta del Servizio Faunistico e di quello che si occupa di urbanistica e tutela del paesaggio.
La domanda è stata presentata dal rettore della Riserva Cacciatori di Mezzocorona, il quale ha allegato le 39 documentazioni sottoscritte da chi aveva diritto. I permessi sono quindi stati rilasciati dal comune trentino e hanno una durata di nove anni, con possibilità di rinnovo alla scadenza. Ci sono comunque alcuni criteri che devono essere rispettati tassativamente.
In particolare, i capanni non devono essere distanti meno di 50 metri dalle strade carrozzabili e dalle ferrovie, mentre la distanza aumenta a 100 metri per quel che riguarda le abitazioni, i posti di lavoro e le macchine agricole funzionanti. L’appostamento fisso per la caccia alla migratoria, poi, deve rispettare il limite territoriale di 100 metri, aumentato a 200 nel caso della caccia agli ungulati. Sarà necessaria una opportuna segnaletica, senza dimenticare il divieto di sparo a distanza inferiore ai 150 metri col fucile ad anima liscia.