Il Memorial “Giovanni Falcone” è giunto alla sua decima edizione: si tratta del barrage finale per il Trofeo Falcone, una prova cinofila su quaglie organizzata dalla sede di Manfredonia (in provincia di Foggia) della Federazione Italiana della Caccia. Inoltre, si sta parlando della selezione regionale Sant’Uberto individuale. La gara in questione è aperta a tutti, dunque non è limitata ai soli iscritti di Federcaccia, con il raduno fissato alle 6:30 del prossimo 17 aprile, giorno in cui sarà possibile effettuare le iscrizioni direttamente sul campo (fino alle 10:30). Sono previsti una serie di premi molto interessanti. La premiazione riguarderà cinque assoluti (da 26 a 65 anni per la precisione), tre veterani (oltre i 65 anni) e due juniores (da 18 a 25 anni). Stesso discorso vale per il Memorial, con sei premi relativi a una classifica unica.
Il regolamento a cui dovranno riferirsi i partecipanti è quello consueto dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana). La selvaggina valida è rappresentata ovviamente dalle quaglie il cui comportamento, sia sul campo di gara che in volo, sia idoneo a valutare il lavoro dei cani da ferma. Tra l’altro, i giudici possono ordinare e controllare l’immissione delle stesse quaglie sul terreno, avendo cura che ogni concorrente sia trattato alla stessa maniera e che la selvaggina sia distribuita in maniera uniforme e ottimale su tutto il campo utile.
I terreni ideali sono quelli pianeggianti oppure solo lievemente ondulati, con una configurazione adatta al regolare svolgimento della prova: le dimensioni minime sono pari a 15 ettari e non devono esserci ostacoli intermedi. Di norma i cani da ferma concorrono in coppia e il loto turno dura dieci minuti. Una volta completato questo turno, poi, non ci saranno altri richiami dell’animale se non avrà incontrato e fermato neanche una delle quaglie deposte sul terreno.
Alle razze Inglesi viene richiesta una andatura veloce e sostenuta, mentre la cerca deve essere aperta ai lati e di giusta profondità, oltre che ordinata e capace di garantire una efficace esplorazione del terreno. I richiami del conduttore sono fondamentali in ogni momento e il cane dovrà rispondere in maniera pronta. I giudici valuteranno la perfetta dimostrazione di correttezza al frullo e allo sparo (eseguito sempre dal conduttore). Per quel che riguarda, invece, la guidata oppure l’accostata all’animale selvatico, il conduttore dovrà evitare in tutti i modi di intervenire direttamente sul cane, il quale dovrà portarsi sulla quaglia speditamente. Alle razze Continentali, infine, viene richiesta una andatura spedita, in stile di razza e di profondità contenuta.