Le esposizioni riguardano anche la pesca sportiva, con gare a squadre e individuali. L’organizzazione dell’evento è curata dall’Associazione Tassidermisti Italiani e anche in questa sedicesima edizione non mancherà il Concorso Nazionale di categoria (giunto al suo 14° anno): ci saranno due divisioni, vale a dire quella destinata ai novizi (preparatori con meno di cinque anni di esperienza) e ai professionisti (preparatori di professione o comunque con più di cinque anni di esperienza).
Oltre a un seminario sulla preparazione di base di un uccello, la spellatura, la scarnitura e la concia, ci sarà spazio per approfondire le tecniche di colorazione con l’aerografo e ovviamente la premiazione finale. Il polo fieristico di Longarone si conferma dunque un punto di riferimento molto importante per quel che riguarda l’intero mondo della tassidermia e per il settore venatorio in generale. D’altronde, si sta parlando della sede che è naturalmente più predisposta per la caccia di montagna, un argomento che appassiona i cacciatori da sempre, anche perché è qualcosa di diverso dal solito, oltre che una esperienza bella e autentica.
Chi ha partecipato all’ultima edizione ha avuto modo di conoscere le prerogative delle attività realizzate dai cosiddetti “cani da veleni”, gruppo di unità cinofile allestito dalla Regione Veneto, senza dimenticare le discussioni sui problemi di valutazione dell’età degli ungulati, un tema classico quando si ha a che fare con la caccia di montagna e che non potrà mancare neanche quest’anno alla luce delle ultime polemiche. Grandi protagoniste saranno anche le degustazioni di piatti tipici a base di selvaggina, con i cacciatori che organizzeranno i vari stand: i tre giorni saranno all’insegna dello scambio di esperienze di caccia e della scelta di eventuali uscite in gruppo.