Danni alle coltivazioni
La famigliola di cinghiali a spasso sul lungomare di Marina di Pisa è solo la punta dell’iceberg dell’emergenza ungulati che dalle campagne è arrivata fino alle città e ai centri urbani. Il numero fuori controllo dei cinghiali non è un problema più e soltanto degli agricoltori che continuano a subire danni alle coltivazioni, 141 mila euro nel solo 2021, ma per tutta la comunità e sempre più per la sicurezza stradale. A denunciarlo è Coldiretti Pisa ricordando come la presenza dei cinghiali, ma così anche di altre specie come i predatori (lupi e canidi), ha travalicato i limiti delle campagne alimentano un sentimento di insicurezza collettiva. “Cinghiali, daini, caprioli e mufloni non devastano solo i raccolti degli agricoltori ma sono un pericolo per la circolazione stradale, per le aree urbane e per la salute pubblica. – spiega Marco Pacini, Presidente Coldiretti Pisa – Nella nostra provincia centinaia di km di viabilità tra statali, regionali, provinciali e comunali sono diventate delle trappole a causa delle alte probabilità di imbattersi in un cinghiale che sbuca all’improvviso in mezzo alla carreggiata con conseguenze purtroppo anche gravissime per chi percorre quel tratto.
La tragedia è dietro l’angolo
È un attimo fatale che può trasformarsi in tragedia”. Sono sette le strade provinciali considerate ad alto rischio da Coldiretti Pisa secondo una recente mappatura. Si tratta della provinciale Castellina Marittima, della provinciale delle Colline per Egola (Palaia), del tratto di via Livornese che collega Cenaia alle Quattro Strade (Crespina Lorenzana), la Provinciale 13 “del commercio”, la SR 69 Val di Cecina, la SR 439 Sarzanese Valdera e Tosco Romagnola Est. “Gli avvistamenti in aree urbane sono ormai all’ordine del giorno con interi branchi che, spinti sempre più verso le città dai predatori che nel frattempo sono aumentati anche loro esponenzialmente, vanno alla ricerca di cibo tra i cassonetti. – spiega ancora il Presidente di Coldiretti Pisa – L’equilibrio è saltato”.
Numeri che impressionano
Secondo Coldiretti la presenza “sopportabile” nelle aree vocate, ovvero nei boschi, è quadruplicata. Il numero di cinghiali dovrebbe essere di 2,5 esemplari ogni 100 ettari, oggi siamo nell’ordine a 10 esemplari ogni 100 ettari. Per ridurre il numero di cinghiali Coldiretti Pisa punta anche sulle Guardie Venatorie Volontarie per dare una risposta efficace e tempestiva all’emergenza legata alla fauna selvatica: una figura prevista dall’articolo 52 della legge regionale 3/1994. Si tratta di uno strumento normativo, previsto dalla legge regionale, che mette in condizione gli agricoltori abilitati di intervenire su tutto il territorio provinciale, in qualsiasi momento della giornata, sotto il coordinamento del corpo di Polizia Provinciale per contenere l’emergenza legata ai danni connessi alla fauna selvatica. “Abbiamo bisogno di risposte rapide ed efficaci in quanto oggi gli interventi non sono tempestivi e si vanifica la bontà degli strumenti di controllo della fauna selvatica previsti per legge. Vogliamo essere di aiuto sia ai nostri agricoltori, esasperati dall’aumento della fauna selvatica, che alla Polizia Provinciale la quale, a causa del numero ridotto di agenti, è obiettivamente in difficoltà nell’eseguire e coordinare gli interventi in un lasso di tempo ridotto, prima quindi che sia troppo tardi” (fonte: Coldiretti Pisa).