Maria Cristina Caretta, esponente di Fratelli d’Italia e numero uno nazionale della CONFAVI (Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane), è stata molto diretta nelle sue ultime dichiarazioni. Alla luce di quanto è accaduto in questi ultimi mesi e a pochi giorni dall’inizio della stagione venatoria 2018-2019, Caretta si è così espressa: “Chi è amico della caccia e dei cacciatori lo deve dimostrare. Non bastano i proclami e le dichiarazioni roboanti per essere amici dei cacciatori, servono fatti concreti.
Sono passati alcuni mesi dall’insediamento del nuovo governo ma non abbiamo ancora nessuna notizia della convocazione della Conferenza Stato-Regioni per la ripartizione dei quantitativi delle specie cacciabili in deroga, condizione indispensabile affinché le regioni che hanno fatto regolare domanda entro il 30 aprile u.s.. possano applicare il regime di deroga nel rispetto di quanto previsto dall’art. 9 della Direttiva 2009/147/CE e dell’art. 19 bis della legge statale n. 157/92.
Non abbiamo ancora nessuna notizia della convocazione della Conferenza Stato-Regioni per la definizione del Piano nazionale di gestione del lupo, mentre i nostri territori sono flagellati dalla presenza incontrollata e dalla crescita esponenziale di questo grande carnivoro che sta mettendo in ginocchio i nostri allevamenti, sta provocando l’abbandono dei nostri pascoli da parte dei malghesi, sta distruggendo i positivi risultati conseguiti con il paziente lavoro di decenni di corretta gestione faunistica che ha portato ad un considerevole innalzamento della qualità e quantità delle varie specie di ungulati nel territorio nazionale.
Troppo facile, da parte degli esponenti di alcune forze politiche, proclamarsi difensori della caccia quando partecipano alle assemblee dei cacciatori. Adesso che sono al governo devono dimostrare coerenza tra quello che dicono e quello che sanno concretamente fare, onorando finalmente gli impegni assunti in campagna elettorale. Il tempo delle promesse e dei proclami è finito: adesso è il momento in cui ognuno deve dimostrare le proprie capacità e la propria credibilità”.