“Tra i problemi secondari portati dal Covid-19 dobbiamo registrare anche il proliferare incontrollato dei cinghiali nella nostra regione. Stanno invadendo il nostro territorio e sono arrivati anche nel Mantovano, portandosi dietro la loro scia di distruzione di raccolti e il pericolo di incidenti stradali. Si tratterebbe, secondo alcune testimonianze, di una colonia di circa 12 esemplari, che sosta ormai stabilmente nel territorio compreso tra Carzaghetto (frazione di Canneto sull’Oglio), l’area naturalistica di Gerra Gavazzi e Fontanella Grazioli, con alcuni avvistamenti anche nel Comune di Casalromano e Asola.
Alcuni terreni coltivati a mais sono già stati distrutti e le imprese agricole si stanno già organizzando per la richiesta di indennizzi. Coldiretti ha scritto alla Regione, dicendosi giustamente preoccupata per l’arrivo di questi animali anche in un territorio che era rimasto finora risparmiato da questa piaga.
In Regione Lombardia ho presentato più di una mozione sul problema degli animali invasivi, affinché la Giunta chiedesse al Ministero delle Politiche agricole che questa emergenza possa essere equiparata allo stato di calamità naturale. Deve essere ripensato in toto l’approccio della gestione sia del cinghiale sia degli altri animali nocivi che sui territori causano danni incalcolabili”. Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia.
Vede cara consigliera Mazzali,lei deve sapere che il cinghiale è la specie che in natura ha il più alto tasso di accrescimento annuale(IUA),che va dal’80% per arrivare al 200%; secondo la disponibiltà alimentare che offre il territorio in cui vive o si è insediato; una specie NON CACCIATA con un tasso basso del 80% di 100 cinghiali in soli tre anni diventeranno “300”;mentre con un tasso alto del 200%,in tre anni diventeranno “1400”,con una media di accrescimento in tre anni di “850” capi.
Tenga presnte inoltre che questa poi è una specie che in fatto di scaltrezza,intelligenza e colonizzazione,che nessuna delle altre specie di ungulati hanno.
Visto che mi sembra da quello che lei dice.che i capi per ora siano solo 12,che la provincia di Mantova e le guardie venatorie si diano subito subito da fare per abbattendoli (seriamente però)in modo da eradicarli.
Perchè altrimenti se qualche cacciatore, ho luninare di associazione venatoria ; pensa di non eradicarli e che invece con la specie cinghiale,avranno così una nuova forma di caccia da fare nel mantovano;nel giro di qualche anno i danni per gli agricoltori,saranno molto,mah molto superiori di quelli attuali,oltre che per la selvaggina nobile stanziale.
Cordialità