Nel congelatore del bar i carabinieri hanno trovato due nutrie congelate accanto ad altri alimenti, in parte scaduti. Anche per gli uomini dell’Arma la sorpresa è stata grande perché è la prima volta che vengono trovati in un freezer due roditori del peso complessivo di oltre sette chili, manco a dirlo perfettamente conservati. Il controllo è scattato due giorni fa, con tutta probabilità per una soffiata, al bar Baraka di San Brizio a Marmirolo. I carabinieri del Nucleo antisofisticazione insieme ai colleghi della locale stazione, sono andati a colpo sicuro. In un congelatore, tra vari altri alimenti privi di tracciabilità sono spuntate, perfettamente conservate due carcasse di nutrie. Considerato che i roditori non possono essere destinati al consumo umano, così come disposto dalle circolari del ministero, sono stati posti otto sequestro insieme ai restanti prodotti: trenta chili di alimenti ritenuti ormai infettati e contaminati che dovranno essere smaltiti.
La titolare del bar, una 42enne italiana, è stata denunciata per commercio di sostanze alimentari nocive. Oltre alla denuncia è stata emessa una sanzione amministrativa di 4.500 euro per il mancato rispetto della normativa vigente. I carabinieri hanno richiesto la sospensione dell’attività commerciale che ieri mattina è stata emanata dall’Ats Valpadana. Ma i controlli non si fermano qui. I carabinieri del Nas stanno effettuando una serie di accertamenti negli ospedali della nostra provincia per verificare se, negli ultimi tempi, ci sono stati ricoveri legati all’ingestione di carne del grosso roditore.
Il titolare del bar non è assolutamente d’accordo sul provvedimento preso e ha denunciato per diffamazione i carabinieri di Marmirolo negli uffici del comando provinciale dell’Arma in via Chiassi a Mantova. Affermano che le nutrie non erano mescolate ad altri alimenti ma che erano conservate in uno scomparto a parte del congelatore. «Ho sbagliato – dice – a fare un favore ad un cacciatore che svolge la sua attività in piena regola e che ci ha chiesto di conservarle. Gli altri alimenti sequestrati riguardano del pane congelato e di carne scaduta da tre giorni». La sospensione dell’attività è già stata decisa e con essa una serie di prescrizioni alle quali il barista dovrà rispettare se vuole riaprire (Fonte: Gazzetta di Mantova).