Il comunicato prosegue poi così: “Dietro questa campagna isterica ci sono le pressioni della lobby dei cacciatori, loro sì troppo numerosi in regione, e degli speculatori che non vogliono lasciare neppure un metro di montagna o di bosco agli animali, per sfruttare l’ambiente a scopi turistici.
Gli animali hanno il diritto di vivere nel poco spazio loro lasciato dagli umani! Giù le mani da orsi, lupi e da tutti gli animali liberi, che sono patrimonio di tutti!”. Non è la prima volta che Centopercentoanimalisti utilizza parole e gesti del genere, il Trentino è uno dei luoghi maggiormente bazzicati per lanciare proseliti anticaccia.