Con l’arrivo della primavera, le temperature miti e le giornate sempre più lunghe ci spingono a intraprendere lunghe passeggiate nei boschi con il nostro cane. Anche se la vita all’aria aperta di sicuro farà felice il nostro amico a quattro zampe, i prati e gli spazi verdi sono ricchi d’insidie.
Il risveglio della natura, oltre a creare un paesaggio bello e colorato, comporta anche la proliferazioni di animali o insetti che potrebbero essere dannosi per i nostri amici e in alcuni casi per noi.
Una delle malattie tipiche della primavera trasmessa ai cani dalle zecche del bosco è la borreliosi, conosciuta anche come malattia di Lyme. Il nome del vettore ci dice che gli insetti si trovano soprattutto nelle aree rurali e boschive. Anche se è diffusa su tutto il territorio italiano, le zone maggiormente colpite sono la Liguria e il Trentino Alto Adige.
La borreliosi, causata da un batterio che oltre al cane può colpire anche altri animali, è comune in diverse nazioni europee. Austria, Slovenia, Repubblica Ceca e Slovacchia, sono gli stati più colpiti. Qui oltre al batterio principale, la malattia è trasmessa anche da altre genospecie di borrelia.
Questi organismi che si nutrono di sangue, trasmettono la patologia al cane una volta morso. Quando i batteri penetrano nella cute, inizia la diffusione all’interno dell’organismo. Ad essere colpiti sono i linfonodi che poi diffondo la malattia all’intero organismo.
Riuscire a capire i sintomi della malattia non è sempre semplice, in quanto si presenta in modo differente a seconda del soggetto. La manifestazione più diffusa è quella del rush cutaneo che colpisce la zona in cui è avvenuta la puntura della zecca.
Individuare il morso non è facile sia a causa della peluria del cane, sia a causa del tempo di incubazione, che in alcuni casi può arrivare fino a cinque mesi.
Di solito i segnali più visibili sono periodi di febbre elevata, perdita di peso e appetito, ingrossamento di linfonodi, stanchezza. Con il passare del tempo i sintomi colpiscono anche le articolazioni. Oltre ad avere difficoltà deambulatorie, può verificarsi gonfiore alle zampe. Anche se tende a scomparire da solo nel giro di qualche giorno, i dolori tendono a ricomparire ogni 15-30 giorni per circa 2 o 3 volte.
La malattia multisistemica quindi tende a colpire diverse zone del corpo come fegato, cuore, reni in modo cronico, trascinando con se una serie di conseguenze per la salute del cane e per la qualità della vita.
Se presa in tempo, le possibilità di guarire dalla borreliosi sono elevate. Dopo ogni uscita è bene controllare il cane per scoprire eventuali morsi di zecche. Le zone più colpite sono inguine, ascelle, testa e torace.
Una volta individuata la zecca dl bosco, bisogna rimuovere l’insetto senza lasciare all’interno della cute il pungiglione. Successivamente è bene affidare il nostro amico a quattro zampe alle cura del veterinario che farà tutti i controlli del caso e si occuperà della guarigione del nostro segugio.