Se c’è una forza politica dichiaratamente anticaccia nessuna è seconda al Movimento 5 Stelle, come rivendicato più volte anche nel blog di Beppe Grillo e da diversi rappresentanti. Manca poco più di un mese alle elezioni politiche e il candidato premier pentastellato è Luigi Di Maio, capace di “bruciare” ulteriormente i voti di cacciatori e tiratori con le ultime dichiarazioni. Intervenuto nel corso della trasmissione “Dalla vostra parte” su Rete 4, Di Maio ha affrontato la questione sicurezza parlando della possibilità di togliere qualsiasi tipo di armi dalle case degli italiani.
Secondo il candidato premier, la sicurezza personale dovrebbe essere gestita aumentando gli stipendi delle forze dell’ordine, impedendo ai privati cittadini di difendersi da soli con pistole o fucili. In questo modo verrebbe messa una pietra tombale sulla legittima difesa, molto dibattuta da anni in Italia. Non è la prima volta che Di Maio si esprime in tali termini sull’argomento. Già due anni fa sul proprio profilo Facebook venne pubblicata questa frase: “Uno Stato serio, consapevole delle sofferenze della sua comunità, non dovrebbe consentire ad un singolo individuo di detenere tutte quelle armi in casa“.
Il rappresentante del M5S, però, ha dimenticato un po’ troppo in fretta i quasi 2 milioni di italiani che hanno firmato la proposta di legge popolare sul rafforzamento della legittima difesa, segno che tantissimi cittadini continuano a chiedere a gran voce una maggiore sicurezza nelle loro case. Il disarmo voluto da Di Maio finirà per scontentare ulteriormente il mondo venatorio e quello dei frequentatori di poligoni e campi di tiro, pronti a votare altri partiti.