Il recente declassamento
Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia, torna sulla questione del lupo e della modifica della direttiva Habitat per declassarlo da specie rigorosamente protetta a protetta, sulla quale presto riprenderà l’iter europeo dopo gli storici via libera nei mesi scorsi del Consiglio dell’Ue e della Convenzione di Berna. “Ma l’iter legislativo europeo richiede tempo – dice Tosi – quindi ho chiesto al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, sia a voce che tramite una lettera circostanziata, di valutare una deroga. La direttiva in vigore lo consente in caso di circostanze straordinarie. Però le Regioni devono presentare al Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nda) un piano di emergenza: alcune Regioni latitano e ancora non hanno fatto la propria parte”.
Direttiva Habitat
Tosi ha un filo diretto con il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che ieri ha visto a Verona. Pichetto Fratin, a settembre, dopo essersi sentito con Tosi, aveva politicamente contribuito allo storico voto del Consiglio Ue a favore del declassamento. Adesso l’europarlamentare azzurro continua le interlocuzioni con il Ministro per chiedere una deroga dell’attuale direttiva sulla protezione della fauna, e quindi anche del lupo, in presenza di circostanze straordinarie. “L’articolo 16 della direttiva Habitat permette in caso di pubblica necessità di derogare da quanto previsto all’art. 12, secondo dei parametri molto precisi e ulteriormente specificati dalle circolari applicative. E altri Stati membri si sono avvalsi di tale deroga e hanno provveduto quindi a circostanziati, motivati e limitati abbattimenti del lupo. Certamente in Veneto, quindi in Lessinia, sull’altopiano di Asiago, nel Bellunese, in Emilia-Romagna come in Toscana, ma non solo, c’è una conclamata situazione di emergenza”.
Agire su più fronti
Il punto, continua Tosi, è che “il Ministro, prima di potersi muovere, deve ricevere dalle Regioni l’analisi e la proposta nei termini rigorosi previsti dalla normativa europea: alcune non vi hanno provveduto. Mentre noi in Europa stiamo cercando di agire su più fronti per aiutare cittadini, allevatori e i territori della montagna, da un lato riformando le norme e dall’altro chiedendo intanto una deroga a quella in vigore, alcune Regioni se la prendono comoda. Non va bene, perché bisognerebbe agire di squadra e fare sistema. Il ministero le sta sollecitando, occorre quindi mettere pressione alle Regioni inadempienti e ritardatarie”. (Fonte UFFICIO STAMPA ON. TOSI)