“Indennizzi per le aziende che hanno subito danni e piani di cattura: sono anni, ormai, che lo sosteniamo, insieme a tante associazioni di categoria. La nostra battaglia a sostegno dei tanti allevatori che, sempre più spesso, stanno subendo le conseguenze degli attacchi dei lupi è sempre stata condotta con fermezza e senza concessioni a un animalismo tanto facile quanto malinteso. E’ anche per questo che siamo riusciti a fare finalmente breccia nel sistema regionale spingendolo ad accogliere alcune delle nostre idee e proposte.
Tuttavia è necessario non mollare la presa sul versante delle catture”. A dirlo è il senatore Fdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, Patrizio La Pietra, da sempre in prima linea sulla questione, che illustra i più recenti provvedimenti. Stando a quanto annunciato, la Regione Toscana intenderebbe infatti indennizzare le aziende agricole con allevamento zootecnico ovino, caprino, bovino, bufalino, equino, asinino e suino per i danni da predazione provocati da attacchi di lupi (canis lupus), predazioni dell’annualità 2020. L’aiuto dovrebbe essere concesso sia per danni diretti (rimborso del valore di mercato del capo predato) che indiretti (i costi veterinari relativi al trattamento di animali feriti).
“Bene gli indennizzi, finalmente. Anche se, in ogni caso occorre incentivare gli allevatori mediante procedure semplici e rimborsi perlomeno identici al danno complessivo subito, in modo da evitare che per ricevere il contributo si spenda più di quanto si riceva. Ma non ci si fermi qui. Occorre un piano serio in modo da diminuirne sostanzialmente il numero dei predatori – ricorda La Pietra -. Parliamo di un piano di cattura e non solo di abbattimento in quanto riteniamo che il lupo debba essere salvaguardato, anche se non al prezzo di far ricadere le conseguenze su aziende e territorio. Le nostre proposte sono concrete e di buon senso. Servono piani per diminuirne il numero, spese di veterinario e di smaltimento a carico delle Regione, risarcimento della perdita del capo ucciso a reintegro dei greggi”, ripete La Pietra.