Un calo significativo
L’interpellanza presentata dal gruppo Rassemblement Valdôtain nella seduta consiliare del 3 aprile 2024 ha portato l’attenzione sulla salvaguardia delle specie capriolo e marmotta e sul monitoraggio degli orsi. Richiamando il Piano regionale faunistico venatorio 2024, il Consigliere Dino Planaz ha evidenziato che «si evince un calo importante del numero di caprioli e marmotte anche alla luce dell’aumento incontrollato di molti predatori che, per altro, non sono gestiti in modo da garantirne un censimento valido. Per quanto riguarda la diminuzione preoccupante del numero di marmotte, risulta anche che questa non sia attribuibile all’attività venatoria, viste le rigorose normative che ne vietano la caccia. Vorremmo conoscere gli intendimenti per la salvaguardia di queste due specie; le azioni che saranno intraprese riguardo alla possibile espansione dell’orso sul nostro territorio, previste nel Piano faunistico, dal momento che, attualmente, non sono contemplate misure di monitoraggio né di contenzione di questo esemplare.»
Capi censiti
«La popolazione del capriolo ha evidenziato un incremento costante dal 2007 fino al 2018, con un massimo di 6771 capi censiti, mentre, a partire dal 2019, per molteplici cause concomitanti, tra cui la presenza del lupo, si è riscontrato un repentino calo demografico che ha portato il numero di caprioli a stabilizzarsi intorno ai 4000 capi – ha detto l’Assessore alle risorse naturali, Marco Carrel -. Nel prossimo futuro, la predisposizione dei piani di prelievo annuali dovrà quindi essere caratterizzata da un approccio prudenziale. I conteggi sulla marmotta vengono effettuati dal 2003 e, nel periodo preso in considerazione per la revisione del Piano venatorio, sono stati effettuati censimenti dal Corpo forestale in 13 aree campione, almeno una volta l’anno con la metodologia dell’osservazione diretta. Nel periodo 2003-2022 sono stati registrati 1045 esemplari e non c’è evidenza di osservazioni dirette di predazioni.
Gestione del lupo
Ad oggi, nella nostra regione non è stata rilevata la presenza dell’orso, tuttavia negli anni passati ci sono stati alcuni avvistamenti accertati nelle valli piemontesi del biellese. La rete di monitoraggio attualmente presente sul territorio per la gestione del lupo, permette anche di individuare l’eventuale presenza dell’orso. Gli uffici dell’Assessorato si mantengono costantemente aggiornati su quanto avviene in altre regioni: personalmente mi sono più volte confrontato in proposito con la collega della Provincia di Trento, che ha riscontrato non poche difficoltà nella gestione dei casi messi in risalto dai media. Nell’eventualità in cui dovesse essere individuata la presenza di uno o più esemplari di orso, dovremo fare riferimento alla normativa vigente che, visti i recenti sviluppi, è in fase di evoluzione.»
Il prossimo Piano Faunistico Venatorio
«Le specie capriolo e marmotta risentono della presenza di predatori – ha replicato il Consigliere Planaz -: il numero di caprioli aveva raggiunto un numero più che soddisfacente, ma oggi, di tutti gli ungulati che abbiamo sul nostro territorio, è sicuramente quello più debole. Sarebbe importante approfondire la tematica del prossimo Piano faunistico regionale in Commissione consiliare, in modo da avere dei dati e poter fornire anche noi delle indicazioni. Sarebbe infatti opportuno approvare un documento che dia risposte sia in termini di tutela degli animali che di corretta gestione dell’attività venatoria, un’attività che nella nostra regione rappresenta una tradizione importante ed è un modo per monitorare tutte le specie esistenti sul nostro territorio.» (fonte: Regione Valle d’Aosta).