In data 01.07.2020 la Commissione Europea ha dato risposta all’interrogazione, presentata e sostenuta dai membri dell’intergruppo caccia e biodiversità, ribadendo l’intenzionalità della medesima di accettare la definizione di zona umida così come espressa dall’art. 1 della convenzione di Ramsar, evidenziando che “qualsiasi zona temporaneamente coperta dall’acqua é zona umida indipendentemente dalle sue dimensioni” e che “detta definizione sia applicabile tanto dai cacciatori che dai funzionari incaricati dell’applicazione.”
Congiuntamente, la Commissione rende noto che le zone a cuscinetto fisse sono applicabili alle zone temporaneamente coperte d’acqua e che le stesse agevolino il rispetto della restrizione, benché i termini esatti della restrizione, comprese le zone cuscinetto, siano ancora in fase di discussione in sede al comitato REACH. Se detta interpretazione dovesse essere confermata con l’approvazione del Regolamento REACH, andrebbe a sferrare un duro colpo al mondo venatorio, vietando il conseguente utilizzo del piombo praticamente da tutte le zone interessate dalla presenza stabile e temporanea di acqua e alle aree perimetrali delle medesime.
“Certamente una battaglia non facile che cercheremo di combattere facendo squadra, sensibilizzando sin da subito il maggior numero di parlamentari possibile in previsione che la questione venga affrontata in Parlamento” ha dichiarato il Vicepresidente dell’Intergruppo Biodiversity, hunting & countryside Marco Dreosto.