Il punto di vista della FACE
FACE, la Federazione europea per la caccia e la conservazione, che rappresenta 7 milioni di cacciatori in Europa, accoglie con favore la proposta della Commissione europea (CE) di modificare lo status internazionale dei lupi da “rigorosamente protetto” a “protetto” sulla base dei più recenti dati scientifici sull’aumento delle popolazioni e il loro impatto. Riferendosi ai prossimi passi, il presidente della FACE, Torbjörn Larsson, ha dichiarato: “Anche se accogliamo con favore questa notizia e ci aspettiamo che i ministri dell’Ambiente sostengano la proposta scientifica della CE, tuttavia, per garantire una coesistenza che abbia successo, abbiamo anche bisogno di un ampio pacchetto sui carnivori che includa l’orso e la lince con particolare attenzione al loro stato di protezione, rivedendo le linee guida della CE e il sistema di segnalazione dello stato di conservazione”.
Un obbligo legale che non cambia
Spostare il lupo da “strettamente protetto” a “protetto” non cambia l’obbligo legale di conservare i lupi in Europa. Il vantaggio è che consente una gestione adattiva, più adatta per una specie non più minacciata e con popolazioni in costante aumento. Per superare gli attuali elevati livelli di conflitto, dovremmo tornare a una situazione in cui la gestione regolamentata e il mantenimento di uno stato di conservazione favorevole avvengono contemporaneamente. Lasciando da parte lo status della popolazione sana di lupi in Europa, che sta chiaramente raggiungendo la capacità di carico sociale in molte parti d’Europa, il problema principale rimane di natura pratica e legale. L’attuale Appendice II (Protezione rigorosa) della Convenzione di Berna impedisce ai Paesi di adattare lo status di protezione del lupo, motivo per cui la CE ha presentato la sua proposta. Nello specifico nell’Unione Europea, l’elenco di protezione rigorosa (Allegato IV) ai sensi della Direttiva Habitat sta creando una situazione quasi impossibile, unita al fatto che le linee guida della CE non sono chiare e diversi tribunali nazionali sono altamente precauzionali, creando oneri amministrativi e burocratici. Tutto ciò ha frustrato le comunità rurali.
I numeri sui lupi
Dall’odierna analisi approfondita emerge che le popolazioni di lupi sono aumentate notevolmente negli ultimi decenni, e stanno occupando territori sempre più vasti. Esistono più di 20.000 lupi con popolazioni generalmente in aumento, areali in espansione e branchi riproduttivi in 23 Stati membri. Questo sviluppo si riflette anche nella valutazione della Large Carnivore Initiative for Europe della IUCN del 2022, che ha rilevato che le prospettive per i lupi sono positive, con un’ulteriore espansione prevista per praticamente tutte le nove sottopopolazioni in Europa. Questa espansione ha portato e porterà a ulteriori conflitti con le attività umane, con forti pressioni su aree e regioni specifiche d’Europa (fonte: FACE).