Da chi arrivano le accuse
Con una nota ripresa dall’ANSA Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera dei Deputati risponde alle accuse formulate nei suoi confronti da una serie di associazioni animaliste e ambientaliste (Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro Natura e WWF Italia) che lo criticano fortemente per aver a loro dire sottoscritto emendamenti a sostegno del disegno di riforma della Legge sulla Caccia dell’onorevole Bruzzone.
La riforma della Legge sulla Caccia
“Per una scelta condivisa del gruppo Pd con la segreteria nazionale del partito abbiamo presentato una serie di emendamenti alla proposta di legge Bruzzone di parziale riforma della legge 157/92. In prima battuta, marcandone il rilievo politico con la firma anche del capogruppo della commissione ambiente Marco Simiani, abbiamo presentato gli emendamenti soppressivi dell’intero articolato per segnalare la nostra netta contrarietà alla proposta sia per il metodo scelto che nel merito. Poi abbiamo presentato una serie di emendamenti a prima firma della collega Forattini e degli altri componenti Pd della commissione Agricoltura, per rimettere al centro ruolo dell’Ispra, delle direttive comunitarie e ruolo dell’Agricoltura nella gestione faunistico venatoria, in stretta sintonia con il parere dato dall’Ispra alla proposta e tenendo conto delle audizioni svolte” ha dichiarato l’on. Vaccari all’ANSA.
Direttiva Uccelli
“In successive riunioni della Commissione – prosegue Vaccari – ho segnalato che avremmo presentato come Pd in Aula una pregiudiziale di Costituzionalità e ho chiesto che venisse acquisita ai lavori della Commissione la lettera di messa in mora della Commissione Europea in ordine alla Direttiva Uccelli per le disposizioni di regolamentazione della caccia nel nostro Paese. Una posizione alla luce del sole e coerente con la posizione del Pd sui temi della biodiversità, della tutela dell’ambiente e della caccia. Appaiono dunque non rispondenti alla realtà le accuse che mi rivolgono alcune associazioni ambientaliste e animaliste con le quali siamo disponibili a confrontarci senza pregiudizi e con rispetto reciproco, alla stregua di quanto facciamo con le organizzazioni agricole e le associazioni venatorie”.
Il ruolo dell’ISPRA
In una successiva agenzia battuta da AGI sono tornati sulla questione i deputati democratici della commissione Agricoltura della Camera: “Il nostro lavoro di sintesi fatto in commissione Agricoltura alla Camera è stato serio e ragionato. Che non ci fosse bisogno della Proposta di legge Bruzzone è chiaro e condiviso da tutti noi, e gli emendamenti abrogativi lo dimostrano. Nel nostro confronto abbiamo infatti sempre sostenuto la bontà della Legge 157 e, con questo provvedimento in discussione, abbiamo colto l’occasione per mettere a terra le modifiche che intendono riportare l’Ispra al centro dei processi decisionali. Tutto questo perché siamo favorevoli solo ed esclusivamente alla caccia regolamentata in maniera seria. Spiace che le associazioni diano una lettura tanto lontana dalle oggettive finalità dei nostri emendamenti” (fonte: FIDC).