“Confido che questo procedimento legale abbia seguito e che questa persona paghi per le nefandezze che ha detto. Offendere la memoria di esseri umani che non ci sono più è un comportamento squallido, tipico degli estremisti animalisti. Ritengo la denuncia un atto dovuto, come segno di vicinanza ai tanti cacciatori lombardi, e alle loro famiglie, che stanno vivendo l’emergenza coronavirus.
Il mondo venatorio ha donato agli ospedali lombardi oltre un milione di euro; concretezza e solidarietà rispetto all’odio e alle chiacchiere. La generosità dei cacciatori non può essere infangata da chi si professa amico degli animali, ma evidentemente è solo nemico delle persone“ ha concluso Rolfi.