Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, si è rivolto alle Province di Varese, Brescia, Como, Bergamo e Lecco in merito ai piani di contenimento dei cormorani. I dispositivi sono stati approvati nel settembre del 2018 e hanno ricevuto il via libera dall’ISPRA. Rolfi ha preteso dai presidenti la massima vigilanza sull’attuazione, nonostante le difficoltà dello scorso anno. Il piano prevede una tempistica ben precisa e occorre procedere con attenzione.
L’obiettivo è quello di ridurre al massimo la predazione sulle specie ittiche. I primi abbattimenti risalgono allo scorso mese di novembre e termineranno il prossimo 15 marzo. Le province lombarde comprendono quasi mille esemplari da contenere (923 per la precisione), circa un decimo di quelli conteggiati in tutta la Lombardia. Dopo due mesi di attività sono stati appena 59 gli animali abbattuti, tra l’altro tutti nel Lecchese.
Le altre province sono a quota zero, di conseguenza Rolfi ha auspicato un miglioramento dei risultati. L’assessore ha così concluso il proprio comunicato: “L’incremento del cormorano ha determinato la riduzione di una quota sempre più significativa negli stock ittici, con effetti dannosi sulle produzioni e sulle attività di pesca professionale e sportiva“.