Il Parco Lombardo della Valle del Ticino alza la guardia contro la peste suina, malattia degli animali che si è ripresentata con focolai sull’Appennino tra Liguria (province di Genova e Savona) e Piemonte (Alessandria). La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia infettiva, che colpisce esclusivamente suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo. Questa malattia se non fermata, potrebbe rappresentare una seria minaccia per la filiera suinicola e per le pregiate produzioni DOP della salumeria tipica italiana, quindi un grave danno economico per le aziende che operano nel settore.
La PSA è letale quasi al 100 %, vale a dire che i cinghiali e i suini domestici muoiono quasi tutti entro 3-7 o al massimo 10 giorni dopo la comparsa dei sintomi. Il virus rimane vitale anche dopo la morte dell’animale, rendendo le carcasse ancora infettanti e in grado di trasmettere il virus per molto tempo. «Per questo – ricorda il Parco – è importante segnalare la presenza di carcasse di cinghiale sul territorio in modo che possano essere analizzate dai servizi veterinari competenti». «I nostri Guardiaparco e i nostri Volontari, sono impegnati nella verifica delle presenza di eventuali carcasse di cinghiale».
«Se trovi una carcassa di cinghiale prendi le coordinate geografiche del luogo di ritrovamento, memorizza la tua posizione e telefona al 0382 4311 (ATS Veterinaria Pavia), 02 8578 5712 (ATS Veterinaria Milano) 0332 333681 (ATS Veterinaria Varese) oppure al 1515 dei Carabinieri Forestali». Il Parco raccomanda poi di non abbandonare cibo o rifiuti che possono diventare fonte di attrazione per i cinghiali (Malpensanews).