“L’identità di un territorio – spiega Floriano Massardi – trova nella cucina locale une delle sue espressioni più importanti ed è questa la ragione che mi ha portato ad elaborare questo progetto di legge, depositato in questi giorni in Consiglio regionale e finalizzato a salvaguardare il piatto principe della cucina tradizionale bresciana: lo spiedo. Come tutti sanno infatti, negli anni passati, il Legislatore nazionale ha voluto piegarsi, in maniera fin troppo stringente, alle pretese dettate dall’Unione Europea in materia di cacciagione e ciò ha portato a menomare il tradizionale piatto bresciano nei ristoranti e nelle sagre di una delle sue parti più importanti e apprezzate: gli uccelli.
Una prevaricazione senza senso, ultima di una serie di follie gastronomiche, che nel corso del tempo hanno colpito diverse pietanze tipiche, cucinate da secoli, se non da millenni, in tutto il nostro Paese. Il Progetto di Legge regionale di cui sono primo firmatario punta esplicitamente a ripristinare le nostre antiche usanze e lo fa, a parere nostro, in maniera del tutto legittima, nel segno della gratuità, senza contrastare con la normativa nazionale. Personalmente ritengo che si tratti di una battaglia di buon senso, in aperta opposizione ad un certo oscurantismo che ha letteralmente annebbiato la mente di qualcuno.
Ora puntiamo a calendarizzare quanto prima questa proposta all’attenzione della Commissione compente del Pirellone; il nostro obiettivo è di restituire allo spiedo bresciano la dignità perduta. Vorrei ringraziare da subito il capogruppo della Lega Anelli, per aver creduto nell’iniziativa, l’avvocato ligure Andrea Campanile per il preziosissimo contributo e tutti coloro che hanno partecipato, a vario titolo, alla redazione del testo, auspicando – conclude Massardi – che gli sforzi di questo anno di lavoro vadano a buon fine”.