Sono state definitivamente approvate le modifiche alla legge regionale 26/93 della Lombardia. Purtroppo non è stato più possibile apportare alcuni correttivi ritenuti fondamentali, come sull’alta visibilità sia per i cacciatori che per la vigilanza, ma vi si dovrà provvedere al più presto. Sicuramente di grande risonanza mediatica è la caccia al cinghiale in selezione anche con l’uso di visori notturni ed estesa potenzialmente a tutto l’anno solare, come del resto previsto dalle linee guida di ISPRA. Ovviamente sarà il parere di ISPRA comunque a indicare i termini esatti e anche i tempi.
Una norma questa che ha acceso anche polemiche nello stesso mondo venatorio: sono molti i cacciatori a non condividere l’idea della caccia di notte. In questo senso giudichiamo molto positivamente l’Ordine del Giorno a firma di Consiglieri della Lega (Anelli e Malanchini) approvato dal Consiglio Regionale, in forza del quale Ambiti e Comprensori dovranno coordinare le diverse forme di caccia al cinghiale in ottica di sicurezza. Molto importante anche un altro ordine del giorno presentato dal Consigliere Franco (Gruppo Misto) approvato e che impegna la Giunta Regionale a rivedere entro un anno il regolamento n. 16/2003, relativo alla Caccia in Zona Alpi e all’addestramento cani.
Altra modifica di rilievo è quella relativa ai tempi della caccia di selezione anche degli ungulati poligastrici, che finalmente consentirà soprattutto sull’Appennino Pavese, l’organizzazione del prelievo secondo tempi conformi a quelli delle altre Regioni appenniniche. La beccaccia diviene cacciabile a gennaio di sabato e domenica fuori dalla zona Alpi. Ricordiamo poi che qualora non sarà stato possibile rinnovare l’autorizzazione di appostamento fisso per gravi motivi (ad esempio motivi di salute del titolare) non sarà obbligatoria la demolizione del capanno per due anni. Parificati anche i periodi in cui i cacciatori “vaganti” e quelli da appostamento possono usufruire delle 15 giornate di cambio opzione giornaliera.