“La Regione Lombardia – ha aggiunto – sta facendo di tutto per arginare il fenomeno, nonostante l’assenza di risposte da parte del ministro dell’Ambiente, più volte sollecitato su questo tema. Abbiamo fatto la zonizzazione del territorio individuato, aree vocate e non vocate alla presenza del cinghiale e abbiamo dato la possibilità agli agricoltori autorizzati, che subiscono danni, di abbattere tutto l’anno questi animali”. “I piani di contenimento sono messi in pratica dalle Polizie provinciali ormai ridotte all’osso dalla Legge Delrio – ha chiosato.
Per questo abbiamo deciso di introdurre nelle province più problematiche la caccia di selezione, che sta fornendo risultati ottimi, soprattutto a Como, Varese e Lecco, anche grazie alla possibilità di utilizzare la tecnica del foraggiamento. I numeri testimoniano come la strada intrapresa dalla Regione sia quella corretta per arginare il problema”. “L’attività venatoria è fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema” ha concluso Rolfi, ricordando l’intenzione di Regione Lombardia di promuovere una alleanza sempre più stretta tra cacciatori e agricoltori.