“Sono stati abbattuti nel 2019 in Lombardia 1334 cinghiali: 528 con i piani di controllo attuati dalle Polizie provinciali e 806 in poco più di un mese grazie alla caccia di selezione introdotta dalla Regione Lombardia. Continueremo a difendere i prodotti dei nostri campi da una specie invasiva che sta generando danni enormi e che rappresenta un pericolo per la sicurezza”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, presentando i dati aggiornati al 23 luglio.
“La Regione Lombardia – ha aggiunto – sta facendo di tutto per arginare il fenomeno, nonostante l’assenza di risposte da parte del ministro dell’Ambiente, più volte sollecitato su questo tema. Abbiamo fatto la zonizzazione del territorio individuato, aree vocate e non vocate alla presenza del cinghiale e abbiamo dato la possibilità agli agricoltori autorizzati, che subiscono danni, di abbattere tutto l’anno questi animali”. “I piani di contenimento sono messi in pratica dalle Polizie provinciali ormai ridotte all’osso dalla Legge Delrio – ha chiosato.
Per questo abbiamo deciso di introdurre nelle province più problematiche la caccia di selezione, che sta fornendo risultati ottimi, soprattutto a Como, Varese e Lecco, anche grazie alla possibilità di utilizzare la tecnica del foraggiamento. I numeri testimoniano come la strada intrapresa dalla Regione sia quella corretta per arginare il problema”. “L’attività venatoria è fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema” ha concluso Rolfi, ricordando l’intenzione di Regione Lombardia di promuovere una alleanza sempre più stretta tra cacciatori e agricoltori.