Nel 2019 in Lombardia sono stati abbattuti 2.456 cinghiali: 788 con i piani di controllo attuati dalle polizie provinciali e 1.668 in tre mesi attraverso la caccia di selezione. Questi i dati diffusi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. “La presenza massiccia di questi animali può essere pericolosa per l’uomo oltre che dannosa per l’agricoltura – afferma Rolfi -. Questi animali si stanno spostando anche nelle aree urbane, come a Como per esempio. Era necessario intervenire con decisione e la Regione Lombardia ha già fatto tutto quanto di propria competenza, sfruttando ogni strumento messo a disposizione dalla legge”.
Al 31 agosto del 2018 in Lombardia erano stati abbattuti in totale circa 1.300 esemplari. Quest’anno gli abbattimenti sono raddoppiati. La provincia di Como è l’area maggiormente interessata: nel 2018 erano stati abbattutti 726 esemplari (65 con i piani di controllo e 661 con la caccia di selezione), mentre nel 2019 gli abbattimenti sono stati 1.014 (dato aggiornato al 5 settembre 2019), di cui 117 con i piani di controllo e 897 con la caccia di selezione. Segue la provincia di Sondrio con 299 abbattimenti e la provincia di Varese con 281. Abbattimenti di cinghiali | Raddoppiati in Lombardia. “È il risultato della legge regionale sui cinghiali – spiega ancora Rolfi.
L’alleanza tra agricoltori e cacciatori è cruciale. Proprio per questo la Regione Lombardia ha esteso agli agricoltori abilitati, che abbiano subito danni ai raccolti, la possibilità di sparare ai cinghiali per tutto l’anno”. “La Regione Lombardia – aggiunge l’assessore regionale – ha introdotto quest’anno anche la pratica del foraggiamento per sostenere il prelievo in selezione, che si sta rivelando efficace. Nelle prossime settimane adotteremo nuovi provvedimenti volti a semplificare le modalità di svolgimento delle attività di contrasto e a snellire le pratiche per ottenere l’abilitazione alla caccia al cinghiale”.