Lo Zambia ha varato un piano che prevede l’abbattimento di 400 ippopotami l’anno per il prossimo quinquennio. Si tratta dunque di 2mila esemplari che si trovano nella valle del fiume Luangwa e che sono stati definiti portatori del pericoloso batterio dell’antrace. Questo abbattimento selettivo riguarda cacciatori di trofei stranieri e verrà gestito da una società che ha sede in Sudafrica e che si occupa di safari.
Non sono pochi i dubbi sorti in merito a questa iniziativa, visto che alcune associazioni animaliste, in primis la britannica Born Free Foundation, ritengono si debba parlare di una “caccia al trofeo”. Come riferito da Express.co.uk, le questioni senza risposta sono molte. Secondo questa Ong, inoltre, l’abbattimento selettivo (tra l’altro già iniziato) sarebbe stato sanzionato dal Dipartimento che si occupa dei parchi naturali nello stato africano.
Un altro dettaglio che viene sottolineato per scongiurare la caccia agli ippopotami è il calo del numero totale di questi animali e la classificazione “vulnerabile” all’interno della cosiddetta lista rossa della IUCN (International Union of Conservation of Nature). Si parla di una riduzione pari a 20 punti percentuali registrata negli ultimi dieci anni. Born Free pretende chiarezza sulla differenza tra abbattimento e trofei di caccia e maggiori informazioni sull’antrace.