L’Isola d’Elba diventa zona non vocata ai cinghiali. La Regione ha infatti approvato la proposta dell’assessore all’Agroalimentare Stefania Saccardi di trasformare tutto il territorio isolano in area non vocata, in una zona cioè dove non è previsto il ripopolamento e in cui sono attivabili sempre la caccia di selezione e le catture degli animali. La proposta, che ha avuto il benestare della valutazione ambientale strategica prima e del Consiglio Regionale poi, arriva a seguito delle richieste di molte realtà dell’Isola, a partire dai sindaci e dagli agricoltori, per cercare di contenere le problematiche causate da questi animali: dai rischi di incidenti stradali ai danni alle coltivazioni.
Di fatto, come zona non vocata, la caccia al cinghiale non sarà più limitata ai periodi previsti dal calendario venatorio, destinando il resto dell’anno al ripopolamento, ma si potrà intervenire sempre con le attività di caccia di selezione e con le operazioni di cattura degli animali che vengono poi destinati al macello. Soddisfazione per questa scelta è stata espressa ovviamente dall’assessore Saccardi, che ha sottolineato il fatto che il nuovo status permetterà un rafforzamento degli interventi di controllo dei cinghiali e una migliore gestione faunistica. Ma l’assessore ha ribadito anche l’importanza di questa scelta come scelta condivisa e come percorso partecipativo che ha visto coinvolti la Regione, le amministrazioni locali dell’Isola, l’Atc dell’Elba e il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
La richiesta di adottare questa soluzione era infatti stata inviata da tutti i sindaci dell’Isola, che conta ben 7 comuni, come ha ricordato il presidente della comunità del Parco Angelo Zini. Lo stesso presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, ha parlato di un “passo avanti verso la soluzione del problema”, e ha ribadito che l’impegno del Parco nell’abito delle catture non si è mai fermato e che ora si intensificherà appena sarà pronto il sito di trattamento delle carcasse, già individuato e attualmente in allestimento (Agronotizie).