Via libera alla caccia e alla pesca sportiva fuori comune, anche se la Liguria dovesse tornare in zona arancione, fino al prossimo 5 aprile. Si tratta di quanto previsto da un’ordinanza il governatore Giovanni Toti. Valida per i soli residenti o dimoranti in regione. Nelle attività consentite extra comune, sono compresi anche l’addestramento e l’allenamento dei cani, il recupero degli ungulati feriti, il trasporto e il trattamento delle carcasse e le attività di censimento faunistico (ovviamente rispettando i protocolli di sicurezza a cui noi ci atteniamo sempre). L’onorevole Barbara Mazzali, consigliere regionale della Lombardia (Fratelli d’Italia), ha così commentato la notizia: “Voglio essere chiara per chi ancora non capisce cosa significa controllo, monitoraggio e tutela di un territorio.
Quello che rivendico anche per la Lombardia non è caccia, perché queste ordinanze servono per monitorare, controllare ed eseguire tutte quelle buone pratiche a tutela della biodiversità e della nostra agricoltura. Continuare a non capire che vi sono specie che hanno bisogno di essere prelevate perché diversamente diventano dannose per l’intero sistema sta causando danni incalcolabili all’intero sistema.
Ma è cosi difficile da capire? In tutto questo anno non mi sono mai fermata nel chiedere a Regione Lombardia di aprire prima alla caccia, e poi qualche settimana fa ai censimenti, alla selezione, all’addestramento dei cani. Quello di cui ha bisogno il territorio è di un’ attività che si svolge all’aperto e con un distanziamento che si ha per altro di prassi avendo a seguito ausiliari e fucili e la cosa più assurda è che noi spesso la facciamo addirittura in solitaria. Spiace vedere che anche la Liguria è più avanti“.