L’autorizzazione arriva dalla Regione (Struttura Proponente Settore fauna selvatica, caccia e vigilanza venatoria. Dipartimento Competente Vice direzione generale agricoltura, risorse naturali, aree protette e interne). “Oggetto: interventi di prelievo a fini di controllo faunistico di esemplari di Cervus sp. nell’Atc GE 2, in Val Graveglia”. Il linguaggio è quello burocratese degli enti pubblici: “A seguito di monitoraggi effettuati con l’uso di fototrappole, rilevata la presenza di alcuni esemplari di cervo di caratteristiche fenotipiche tali da indurre ad ipotizzare l’esistenza di fenomeni di ibridazione con la specie alloctona Cervus Nippon (comunemente denominata cervo sika), originaria dell’Asia orientale”.
L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), esaminato il documento, condividendo le osservazioni relative alle caratteristiche fenotipiche riscontrate, ricorda che “l’opzione gestionale da adottare in presenza di cervi sika o di ibridi con tale specie è la loro immediata rimozione, in quanto essi costituiscono una minaccia per l’identità genetica di Cervus elaphus”, suggerendo all’Ambito e all’ufficio regionale competente “di attivarsi al fine di accertare l’effettiva presenza di forme ibride e, se necessario, adottare misure di controllo diretto per l’eradicazione di tale nucleo”.
Il documento annuncia: “L’intenzione di programmare un evento formativo rivolto ai collaboratori già coinvolti nelle attività di monitoraggio sulle caratteristiche del cervo sika e sulle problematiche conservazionistiche e gestionali “. Si arriva così a chiedere “al Settore Fauna selvatica, Caccia e Vigilanza venatoria l’autorizzazione all’abbattimento di due esemplari di Cervus nippon o introgressi con essa, sotto forma di controllo diretto da effettuarsi nel periodo 1° gennaio – 15 marzo 2022 con il coordinamento del Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale, coadiuvato da cacciatori di selezione appositamente formati, mediante tiro con carabina dotata di ottica di precisione”. Obiettivo: “il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente della Zona speciale di conservazione che potrà essere in parte interessata dall’intervento (ZSC IT1331909 “Monte Zatta – Passo del Bocco – Passo Chiapparino – Monte Bossea”).
Il documento indica i nomi dei quattro “cacciatori di selezione esperti, già formati per lo svolgimento delle azioni di controllo faunistico, che hanno partecipato all’evento formativo tenutosi sulla base di materiale didattico preventivamente verificato e approvato dal personale tecnico dell’Ispra. La nota prosegue: “Considerata l’esigenza prioritaria di salvaguardare la fauna selvatica dalla presenza di entità alloctone, secondo quanto previsto dal richiamato articolo 2, comma 2 della legge n. 157/1992, per il quale la gestione delle specie alloctone è finalizzata all’eradicazione e comunque al controllo, e deve essere attuata secondo quanto disposto dall’articolo 19 della medesima legge; ritenuto per quanto sopra di approvare l’abbattimento di due esemplari di Cervus nippon o introgressi con essa nel territorio agro-silvo-pastorale venabile del comune di Ne, da realizzarsi entro il 15 marzo 2022” (Levante News).