Il problema relativo ai cinghiali riguarda tutte le regioni del nostro paese e la Liguria non fa eccezioni, anzi l’emergenza è ancora più evidente rispetto ad altre zone d’Italia. Non è un caso che il Nucleo Regionale di Vigilanza Faunistico Ambientale sia impegnato come non mai. Come reso noto da Alessandro Piana, vicegovernatore con delega all’Agricoltura, i primi 7 mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un numero impressionante per quel che riguarda gli abbattimenti dei selvatici: si sta parlando infatti di ben 700 esemplari, il che significa che la media è di 100 cinghiali al mese.
Queste sono le parole di Piana a tal proposito: “Gli agenti regionali affrontano interventi estremamente complessi e rischiosi, con un altissimo livello di professionalità e qualificazione. Spiace constatare che, per una esigua parte dell’opinione pubblica, la loro attività venga confusa con la caccia, disciplina svolta secondo tempi, modi e con limiti ben prefissati. I nostri uffici ricevono richieste di intervento quotidiane a cui far fronte, tanto più in estate quando la siccità e la nascita delle cucciolate amplificano lo spostamento degli ungulati verso la città. Nel corso del 2021 in Liguria sono stati rimossi dal nucleo circa 1500 cinghiali, che minacciavano la pubblica incolumità o mettevano a rischio la salvaguardia delle colture agricole“.
Il vicepresidente regionale ha poi aggiunto: “L’esigenza di intervenire quotidianamente in tali situazioni di emergenza, oltre alle rimanenti attività di gestione faunistica (che vanno dal recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà, alle attività di monitoraggio della presenza del lupo, di assistenza agli allevatori e di sopralluogo sulle predazioni) lasciano di fatto al personale del nucleo poco tempo da dedicare a quella funzione di presidio del territorio agro-silvo-pastorale per la quale primariamente è stato istituito. Una volta approvato definitivamente il piano nazionale di eradicazione della Psa, attualmente all’esame della commissione europea, si dovranno intensificare gli sforzi per attuare le misure di eradicazione previste dalla normativa europea di riferimento“.