Urbe, comune sparso che fa parte della provincia di Savona, entra a far parte dopo sedici anni del Beigua Geopark, parco naturale ligure che comprende anche il Genovese. La località aveva deciso finora di non aderire su iniziativa dello stesso sindaco, ma l’attuale primo cittadino si è rivolto alla Regione per annunciare il voto per l’ingresso nel parco. L’ente parco ha apprezzato il cambio di rotta, mentre la scelta non è piaciuta affatto ai cacciatori, tanto che ci potrebbero essere addirittura azioni legali e ricorsi.
Il comune savonese ha cambiato idea per sfruttare al massimo l’opportunità, soprattutto dal punto di vista turistico e professionale. L’iniziativa, dunque, viene considerata utile per aumentare il reddito del territorio. Le squadre di caccia al cinghiale sono fortemente contrarie. Una delegazione composta da dieci rappresentanti, tra cui il presidente di Federcaccia Urbe, aveva incontrato il sindaco lo scorso mese di gennaio, anticipando le azioni di contrasto all’adesione, visto che nel parco la caccia è vietata.
L’ultima richiesta del comune ha lasciato un forte senso di delusione, nonostante sia stato assicurato che la zona del divieto non ha molto interesse per il mondo venatorio. I confini del Beigua Geopark non sono gli stessi del comune e sarebbero esclusi alcuni territori di caccia che sono definiti “storici”.