«La moria dei cinghiali è causata da una forma di stress legata al sovrappopolamento». Analisi alla mano, l’assessore regionale della Liguria alla Caccia Stefano Mai risponde ai cacciatori della valle Arroscia, che si sono rivolti a lui per avere una risposta in merito al ritrovamento, nell’arco di due mesi, di numerose carcasse di ungulati: dieci solo a Pieve di Teco, nell’entroterra di Imperia. «Le carcasse sono state analizzate da due istituti – spiega l’assessore – Uno a Perugia, che ha subito escluso la peste suina e la peste suina africana, nostra prima preoccupazione.
Dopodiché ad analizzare i resti sono stati i tecnici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta che hanno effettuato ogni tipo di test possibile. Proprio lunedì scorso ho incontrato il referente nel mio ufficio a Genova, e mi ha mostrato i risultati delle analisi». Stefano Mai rassicura i cinghialisti: «Non si tratta di nessuna malattia pericolosa – dice – Ad essere coinvolte sono state particolari nidiate che hanno subito uno stress dovuto al sovrappopolamento.
Ovviamente io non sono un tecnico, ma ho ascoltato il resoconto di quanto emerso dall’analisi compiuta da due istituti di indubbia professionalità». «Anche se dovesse esserci una riduzione complessiva dei cinghiali – conclude Mai – Questi sono comunque più concentrati e secondo l’istituto Zooprofilattico questo ha determinato questa problematica» (Rivieria24).