I numeri della provincia di Asti parlano chiaro: nel 2020 sono stati abbattuti 1431 cinghiali e nei primi mesi del 2021 altri 297. “I dati forniti dagli uffici provinciali evidenziano il grande lavoro svolto dalle squadre nel contenimento della fauna selvatica, in particolare dei cinghiali – scrive in una nota Paolo Lanfranco, presidente della Provincia – ai cacciatori va tutto il nostro ringraziamento e il plauso per i risultati raggiunti”. Più di 1.000 le battute di caccia specifiche organizzate negli ultimi quindici mesi.
A complicare il calendario, durante il secondo lockdown, il blocco temporaneo della caccia. Il presidente Durando non imputa però colpe ai cacciatori: “Fanno ciò che possono con gli strumenti che hanno”. Il primo limite secondo i vertici della Cia astigiana è la legge sulla caccia, una norma “vecchia che parla di tutela della fauna e mai di contenimento” ha spiegato Durando.
Che mente eccelse quelli della dirigenza CIA di Asti,NON SAPEVO che i cinghiali mangiassero con il sesso invece della bocca?????