In poche parole, il padre avrebbe abusato delle proprie funzioni per ottenere una posizione prevalente all’interno di una riserva di caccia e lo stesso figlio ne avrebbe approfittato, più precisamente svolgendo l’attività venatoria in quella che è stata definita come “area di caccia personale”. Nella zona in questione sarebbero andate a caccia appena 4 persone: padre, figlio e due amici di famiglia, tanto da far parlare di scorrettezza e di autorizzare la revoca da parte delle forze dell’ordine.
I giudici amministrativi hanno ribaltato la decisione. I comportamenti, infatti, sono stati riferiti esclusivamente al padre, oltre che “enfatizzati per una corresponsabilità”. I presupposti per la revoca non sono stati rinvenuti e il figlio dell’uomo ha riottenuto la licenza di porto di fucile.
La mia domanda e semplice ( chi comanda, I GIUDICI o gli agenti delle forze dell’ordine ? )