Non è servito l’ironico appello dell’Associazione Nazionale Libera Caccia a far desiste Regione e Province dall’immettere selvaggina nel periodo invernale; “Olimpiadi venatorie invernali”.
L’ironico ma convinto appello di ritardare le immissioni di selvaggina di ALLEVAMENTO in periodi climaticamente critici e in Comuni attualmente ancora innevati non è servito a niente…il 15 e il 16 febbraio (in previsione peraltro di altre nevicate), a scendere in pista saranno Starne e Pernici e i cacciatori, invece che disertare per protesta l’appello al volontariato diramato dagli A.T.C., saranno come sempre in attesa di camion e “gruppi scatolati” di selvaggina.
C’è solo da sperare che i volontari, contravvenendo opportunamente alle regole, stabulino la selvaggina in attrezzati recinti o voliere per poi liberarla in periodi più favorevoli alla loro sopravvivenza, lanciando così un segnale forte e chiaro a chi continua imperterrito a “bruciare” i proventi delle nostre tasse venatorie. Siamo curiosi di sapere a chi e cosa questa volta gli A.T.C. addebiteranno la mancanza perenne di selvaggina sul territorio…se alla sola insostenibile presenza di specie opportuniste e nocive per le quali chiediamo inascoltati da anni alle Istituzioni interventi di contenimento con abbattimento anche a “caccia chiusa” o, per una volta e con coraggio, alla propria carente programmazione e gestione di fauna e territorio.
Staremo a vedere, sempre convinti che se qualcuno ci dirà di aver visto Starne e Pernici felici di percorrere anche loro pendii innevati sullo “slittino”, saremo pronti a fare ammenda e a dire “ci siamo sbagliati ancora volta”. Nel frattempo gli Assessorati alla Caccia di Regione e Province e i rispettivi Uffici competenti stanno a guardare.
Ufficio Stampa ANLC Umbria
(14 febbraio 2013 )