Libera Caccia Umbria ironizzando critica le immissioni di fagiani e altra selvaggina nel periodo invernale probabilmente per la “settimana bianca” vista la criticità delle condizioni metereologiche.
Spero ci perdonerete un briciolo di ironia, ma continuare a immettere selvaggina di allevamento in periodi meteorologicamente “critici” come quelli attuali, annunciati peraltro in tutti i siti che si occupano con cognizione di causa di “previsioni del tempo” è follia pura. Abbiamo più volte ribadito che simili operazioni di ripopolamento con capi provenienti da allevamento, anche se di ottima conduzione e provvisti di certificazione di qualità (da non confondere comunque con il termine selvaticità) sono inutili, non garantiscono risultati apprezzabili, determinano la morte del 75 per cento dei capi immessi (e parliamo di Fasianidi) nel corso dei primi giorni dalla “liberazione”, a maggior ragione se i soggetti vengono immessi in pieno inverno, magari con la neve e con condizioni climatiche e territoriali non idonee alla loro sopravvivenza…e non si offendano per questo gli Allevatori, sono i primi a saperlo e fanno il proprio mestiere!!!
Selvaggina nata e cresciuta in recinti e voliere a “pensione completa” quante possibilità ha di trovare all’esterno un habitat idoneo e fonti di alimentazione sufficienti che gli consenta di arrivare in discrete condizioni fisiche al periodo riproduttivo? Gli “esperti” del settore continuano a dirci che va tutto bene, che il periodo è quello giusto, che molte femmine hanno “l’uovo sull’opercolo” (per non usare un altro termine molto in voga e più scurrile) e che non si può perdere la prima “covata”.
Il problema a nostro modesto avviso è uno soltanto…le Zone Ripopolamento e Cattura sono, in termini di produzione di Fasianidi, estremamente carenti e gli A.T.C. devono (o preferiscono…) far ricorso, per compensare le mancate catture, la programmazione delle catture al ribasso e altri errori gestionali, a capi di allevamento con tutto quel che ne consegue. Ma in fase di stipula delle Gare di Appalto chi decide i periodi idonei per le successive forniture della selvaggina…gli A.T.C. che poi la selvaggina la devono pagare con i nostri soldi o gli Allevatori che se ne vogliono disfare il prima possibile per problemi di costi di mantenimento? La domanda sorge spontanea e la curiosità è tanta, visto e considerato che sabato 9 febbraio abbiamo mandato il primo contingente di Fagiani, Starne e Pernici in “settimana bianca” e mercoledì 13 febbraio è in partenza la seconda “gita” presumibilmente sempre sulla neve.
Che i Circoli delle varie Associazioni Venatorie e gruppi organizzati di cacciatori decidano di sperimentare simili operazioni di ripopolamento con i contributi dei soci, scegliendo collegialmente dove, come e quando farle è sacrosanto e non ci permettiamo di obbiettare, ma ci aspettiamo dagli A.T.C., preposti alla corretta gestione di fauna e territorio, scelte biologicamente più oculate e sostenibili.
Ufficio Stampa ANLC Umbria
( 12 febbraio 2013 )