Le batterie venete della prima edizione del Campionato Italiano Libera Caccia su Beccacce si sono concluse in maniera più che lusinghiera. Come comunicato in una nota dalla stessa associazione, quello che è conosciuto come Trofeo Gramignani si è svolto nel corso di due giornate, venerdì 25 e sabato 26 marzo 2016, per la precisione in località Borso del Grappa (in provincia di Treviso). L’evento era riservato ai cani iscritti con attribuzione di CAC (Certificato di Attitudine al Campionato) e CACIT (Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale Trials). I terreni di prova trevigiani sono stati definiti “fantastici”, anche se la presenza delle beccacce è risultata piuttosto sporadica, un dettaglio che non ha fatto comunque perdere d’animo i partecipanti.
Gli iscritti sono stati 55 e purtroppo non sono stati in grado di sfruttare e gestire i pochi selvatici che erano presenti. Il successo è stato comunque buono, tanto è vero che Libera Caccia ha intravisto degli scenari futuri entusiasmanti, di conseguenza il trofeo avrà altre edizioni e proseguirà nei prossimi anni. I ringraziamenti principali dell’associazione venatoria sono andati alla Riserva Alpina di Borso del Grappa, la quale ha fornito ospitalità a tutti i partecipanti, oltre al Gruppo Cinofilo Trevigiano, agli accompagnatori e tutti i giudici che hanno valutato le prove. Le prove su beccacce sono state sottoposte al necessario controllo antidoping: prima dello svolgimento del trofeo ci sono stati i sorteggi.
I punteggi vengono assegnati in base a un ordine decrescente: si va dal massimo risultato possibile, 12 punti che sono legati alla qualifica di “Eccellente CAC CACIT”, poi si scende a 11 punti (Eccellente Riserva CAC CACIT), 10 punti (Primo Eccellente) fino al risultato più basso, i quattro punti che sono legati alla qualifica di “Buono”. La prova finale viene conquistata dai primi venti cani in grado di conseguire il punteggio migliore nel corso della fase preliminare. Secondo quanto previsto dal regolamento dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), la cerca del cane deve essere adattata alla speciale natura e alla configurazione del terreno che deve essere esplorato.
Inoltre, il giudizio tiene conto dell’esperienza dell’animale iscritto e dell’autonomia della sua cerca, anche se quest’ultima non può e non deve trasformarsi in indipendenza senza alcun tipo di controllo. Importante è anche il collegamento dello stesso cane con il proprio conduttore, senza dimenticare l’esplorazione, la quale deve essere metodica. Oltre a questo appuntamento di Borso del Grappa, ci saranno altri appuntamenti nei prossimi mesi e Libera Caccia comunicherà tutte le date e i luoghi precisi di svolgimento.