A.N.L.C. Campania risponde alle accuse lanciate dalla Federcaccia regionale alla altre associazioni venatorie riguardo al Tavolo di discussione sulla normativa venatoria regionale.
A.N.L.C. Campania in una propria nota risponde alle accuse lanciate dalla Federcaccia regionale alla altre associazioni venatorie, tranne l’ANUU Migratoristi, che le incolpava di aver fatto saltare il tavolo organizzato per discutere le proposte da presentare alla legislazione regionale sulla caccia.
La sera del 19 marzo 2012 rimarrà nella storia delle associazioni venatorie per avere evidenziato ancora una volta – seppur c’è né fosse bisogno – l’arroganza, la presunzione e le bugie che hanno sempre caratterizzato la F.I.D.C. e in particolare qualche dirigente della stessa dimostratosi “insaziabile nella occupazione dei posti dirigenziali da occupare con laute prebende.
Si sono riunite in S. Antonio Abate tutte le associazioni riconosciute a livello nazionale per portare il loro contributo ad una nuova legge venatoria Regionale che gli organi legislativi preposti si accingono varare.
Questa proposta di legge di iniziativa regionale si sostituisce ad una proposta di legge che il deputato Regionale “De Lucia “ (surrogato) aveva presentato sulla quale le associazioni venatorie avevano manifestato il loro totale sostegno,soprattutto perché rendeva giustizia alle associazioni venatorie riconosciute a livello nazionale,tra cui L’ANLC – la seconda Associazione venatoria nazionale per importanza non solo numerica tenuta fuori dalla quasi totalità degli organismi venatori rappresentativi della Regione Campania, grazie ad uno sciagurato disegno politico dal quale non è da ritenersi estranea la stessa Federcaccia.
Questa proposta aveva avuto il placet di tutte le associazioni, compresa la Federcaccia,ma ahimè questa condivisione solamente apparente è durata lo spazio di un breve mattino,allorquando,discutendosi della nuova proposta regionale in tutta la sua estensione, pervenuti all’ultimo punto relativo alla composizione della rappresentanza negli organismi di gestione esplodeva tutta l’arroganza e la presunzione del rappresentante F.I.D.C. Felice Buglione,che pretendeva calpestare il principio della pari dignità nei confronti delle associazioni venatorie rivendicato da quest’ultime anche con rinuncia alle indennità economiche di rappresentanza in perfetta adesione alla politica generale di liberalizzazione con grande economia per la regione Campania.
Le associazioni venatorie presenti nel convegno di cui sopra hanno sollecitato fino alla disperazione il Prof. Buglione ad essere coerente con quanto si era già manifestato con il progetto De Lucia,ma inutilmente nonostante il cordiale richiamo dei rappresentanti delle altre associazioni venatorie componenti il plenum perché tutti sottoscrivessero le osservazioni univoche di fronte al progetto di legge regionale, il Prof. Buglione con una condotta degna di miglior causa si è alzato arrogantemente lasciando tutti gli altri convenuti a meditare sulle sorti della iniziativa regionale.
Ma le altre associazioni sono decise ad andare avanti e rimanere unite fino alla vittoria finale ed invitano la Federcaccia ad abbandonare presunzione ed arroganza,per la effettiva tutela dei diritti di tutti i cacciatori e loro rappresentanze.
Ufficio Stampa
A.N.L.C. Campania