Il ruolo dei cacciatori è stato fondamentale per gestire il promontorio di Piombino e mantenere intatto l’immenso patrimonio naturale. È questo il giudizio espresso da Alessandro Fulcheris, portavoce del circolo locale dell’Associazione Nazionale Libera Caccia, come riportato da Il Tirreno. Dallo scorso mese di maggio è stata lanciata una petizione per eliminare proprio il prelievo venatorio dal promontorio toscano, ma per lo stesso Fulcheris non si è ancora capito chi sta portando avanti questa raccolta firme e in che luogo.
Tra l’altro, c’è anche un altro problema a cui bisogna far fronte, vale a dire il silenzio che è piombato sulla trattativa fra Federazione Italiana della Caccia, Libera Caccia e Arci Caccia sul rinnovo degli appostamenti. Libera Caccia e il WWF locale sono ai ferri corti, visto che i responsabili dell’associazione ambientalista se la sono presa con il primo cittadino di Piombino, Massimo Giuliani, accusato di continuare a “lisciare il pelo ai cacciatori”.
Il sindaco è stato invitato ad avere maggiore coraggio e a chiudere la caccia definitivamente. Il ruolo venatorio nella conservazione del patrimonio naturalistico è presto detto. I capanni servono a razionalizzare la pressione venatoria, nel pieno rispetto delle leggi regionali: in caso di aumento del loro numero, i cacciatori vaganti vengono eliminati e si responsabilizzano invece coloro che cacciano da postazione fissa.