L’Associazione Nazionale Libera Caccia ha deciso di intervenire con forza dopo la sospensione dell’attività venatoria in Abruzzo in seguito al ricorso del WWF. Come sottolineato in una nota ufficiale, i cacciatori e i cittadini si sentono vittime di una “insensata moda animalista” secondo cui il benessere dei cinghiali è più importante dei danni al settore agricolo e della sicurezza pubblica. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Aquila è stata definita inspiegabile, frutto di un errore commesso da un imprecisato soggetto.
A questo punto non ha importanza se si è sbagliato per una incapacità di tipo amministrativo oppure per una mancata preparazione tecnica, anche se esiste persino il sospetto di un sofisticato disegno anti-caccia. In ogni caso, a pagare saranno i cacciatori abruzzesi che potranno esercitare l’attività per un periodo limitato nonostante abbiano pagato le tasse.
Ecco perchè Libera Caccia ha scelto di indire una manifestazione di protesta che si svolgerà fra tre giorni, domenica 25 settembre 2016, a Pescara. L’incontro è stato fissato per le 10 nel piazzale di fronte alla vecchia stazione, poi ci sarà un corteo autorizzato che si concluderà alle 12:30 a Piazza Salotto. Il comunicato si conclude con un invito perentorio: “Partecipare a questa manifestazione è il solo modo per dimostrare lo sdegno dei cacciatori abruzzesi e la loro volontà di difendere una dignità che tutti stanno calpestando da troppo tempo“.