Ad esprimere la propria indignazione in un comunicato stampa è Antonio BUONO, Cacciatore a vita e vice presidente della sezione ANLC di Forio D’Ischia (NA): “Da alcuni anni, grazie a dei loschi figuri locali, è in atto sulla nostra isola una vera e propria campagna denigratoria contro i cacciatori che (guarda caso) nulla ha a che vedere con la salvaguardia dell’ambiente.
Sempre da alcuni anni, grazie allo stesso manipolo di squallidi soggetti locali senza lavoro, sfruttando qualche isolato caso di cosiddetto bracconaggio (dalle nostre parti il bracconiere non è il “veterinario” che uccide il leone, bensì chi non rispetta la giornata di silenzio venatorio… una sorta di nostalgico che non vuole stare nelle regole) e addirittura con strani cadenzati ritrovamenti di rapaci feriti (come accertato decine di volte, attaccati da gabbiani famelici) dei quali è logico non vi sia mai traccia di radiografia inerente.
Da anni dicevo, assistiamo ad un “giochetto” che ha condizionato un notevole numero di giovani del web, i quali, convinti di avere a che fare con dei terroristi, questo solo per “sentito dire”, ha dato vita ad una petizione al fine di una improbabile chiusura della caccia sull’isola d’Ischia; addirittura si parla di un referendum, del quale, visto la giovane età, non sanno nemmeno che lo stesso si è già tenuto nel ’90 difatti “sparato a vuoto” per mancanza di quorum… anche allora la gente sapeva che i veri problemi del paese erano e… sono altri.
Orbene, voi giovani Animalari, senza offesa perché dell’ambiente non sapete nulla, sappiate che la passione per la caccia ha una matrice familiare, essa rappresenta un’eredità culturale che nella maggior parte dei casi si tramanda di padre in figlio: i preparativi, i rituali, i linguaggi, i racconti mitici, rappresentano elementi di mediazione e di trasmissione di valori e modelli educativi da una generazione all’altra, che alimentano il senso di appartenenza al nucleo familiare e sociale di riferimento e sostengono la costruzione di una solida identità personale.
La caccia favorisce lo spirito di aggregazione, è un’occasione di incontro e di scambio con altri appassionati, ma rappresenta anche uno spazio intimo denso di immagini, suoni, odori e sapori che rievocano ricordi del passato, i propri affetti, le proprie radici. Parlando del mondo emotivo del cacciatore non si può non menzionare il rapporto con il proprio cane, con il quale stabilisce un forte legame affettivo.
Il cane è in grado di entrare in sintonia con gli stati emozionali del suo padrone e assorbire letteralmente i suoi sentimenti di rabbia, di tristezza o di paura. Queste caratteristiche, presenti in generale nei cani, sono accentuate nelle razze da caccia, proprio perché la riuscita del suo “lavoro” è strettamente connessa, oltre che alle sue qualità intrinseche, alla qualità della relazione con il proprio padrone.
Per concludere, il mondo interno del cacciatore racchiude molti significati che vanno oltre l’immagine di un’attività finalizzata semplicemente a “sopprimere gli uccellini”, come spesso viene dipinta da chi non ne condivide i principi e non la conosce abbastanza per poter esprimere dei giudizi: la caccia è una realtà complessa, ricca di emozioni, suggestioni e legami forti, con i cani, con i “compagni di viaggio” e, non da ultimo, con l’ambiente naturale che rappresenta la vera casa che i cacciatori vivono e rispettano.
In definitiva e per farla breve, a voi giovani animalari (senza offesa) consiglierei, anziché divertivi sul web con petizioni sciatte e sterili, di provare ad interessarvi della nostra isola orami alla deriva e che grazie a degli amministratori incapaci e senza idee, vede ridotto il nostro mare (fonte assoluta della nostra economia) ad una vera è propria cloaca a cielo aperto.
Visto che ci siete potreste farne una anche per i trasporti, per la gestione dei rifiuti, magari una per le strade perennemente dissestate (vedi borbonica), per l’assurdità di lavori stradali infiniti e fatti male, per migliorare l’unico ospedale che abbiamo, per l’assistenza ai malati terminali ed alle loro famiglie, contro l’imperversare della droga, contro la pedofilia ed i depravati che si masturbano guardando nei giardini pubblici i nostri nipotini ecc. ecc. a piacere vostro, avete solo l’imbarazzo della scelta.
Dimenticavo, vi siete persi la possibilità di fare una petizione contro la probabile installazione di una centrale geotermica sull’Epomeo che comporterebbe il rischio di far saltare in aria l’isola intera… purtroppo siete fuori tempo massimo, noi della Libera caccia in questo caso vi abbiamo preceduti.
Al contrario, se riterrete di dover continuare a perdere tempo dietro a dei falsi problemi, tanto a pagare internet ci pensa la mamma, sappiate che noi cacciatori paghiamo tasse molto esose, e che in casi estremi, non esiteremo a rivolgerci alle forze dell’ordine per la tutela di un diritto sancito dalla Costituzione”.
Antonio BUONO
Cacciatore a vita
V. Pres. ANLC Forio D’Ischia
( 21 novembre 2015 )
Buongiorno
Per non essere fraintesa: sono figlia e sorella di cacciatori e conosco benissimo quali e quanti sono i costi e il breve tempo a disposizione.
Sono guida escursionistica e lavoro fino all’inizio novembre.
Mi è molto difficile spiegare ai miei turisti il significato del fuoco d’artificio mattutino e i bossoli che trovo dappertutto. Ci provo tutti i giorni ma senza risultato cercando di giustificarvi e sorridendoci sopra.
In quest’isola viviamo di turismo e non di caccia dai neonati agli anziani. Dovremmo riflettere su questo tutti insieme e trovare anche una soluzione fattibile. L’alternativa è chiudere l’isola al turismo nel momento apertura caccia