L’Associazione Nazionale Libera Caccia dissente sulle conclusioni di Club della Beccaccia e Beccacciai d’Italia circa i principi di una caccia “specialistica” alla beccaccia che però hanno generato le proteste del mondo venatorio.
Il mondo venatorio negli ultimi anni ha sostenuto e sta sostenendo forti battaglie legali, presso i vari Tar Italiani, per la corretta applicazione della normativa Europea, oggi confermata dalla Commissione Europea, altresì sta promuovendo studi, anche con metodi tecnologicamente avanzati, per approfondire le conoscenze sulla specie; non bastava dover “combattere” con le associazioni ambientaliste, oggi ci troviamo a dover discutere anche all’interno di casa nostra! Continuando a leggere, ce lo consentano i lettori, le “amenità gestionali dal dubbio risultato” dei due club, i quali hanno la presunzione di voler imporre, al mondo venatorio generico, assurde limitazioni che non hanno nulla a che vedere con la corretta gestione della specie, ma son solo divieti, se vieti non devi gestire, è interessante anche notare che i due club non fanno nessun accenno al fatto che grazie alle numerose zone protette vocate alla specie, la stessa gode di un ottimo regime di tutela, e che uno dei problemi maggiori è il far insistere l’attività venatoria in modo continuativo in spazi sempre più angusti, non è che qualcuno vuole tentare in modo opportunistico con limitazioni assurde di rimanere, venatoriamente parlando, fruitore in esclusiva dei pochi territori rimasti liberi?
E’ divertente notare, che codesti “scienziati”, non avendo nulla da fare, cercando addirittura l’avallo dell’Ispra, o magari cercavano la pacca sulla spalla di quanto son ecocompatibili, come se la 157 non fosse gia’ una legge di gestione e mitigazione del prelievo venatorio. O non siete sicuri che sia cosi? Ma veniamo a noi, Dal 1 novembre al 31 gennaio, tutto il mondo venatorio, generico, dovrebbe adeguarsi ad andare a caccia dalle 8,00 alle 16,00. Di fatto, state affermando che la posta illegale e’ una prassi consolidata e praticata dalla maggior parte dei cacciatori e serve, quindi, una punizione esemplare, siamo diventati tutti bracconieri?
Noi non ci reputiamo tali! Non conoscere l’esatto fenomeno della posta e, quanto possa incidere negativamente sulla specie, oltretutto riclassificata stabile (Wetland 2006, Delany 2009), con il piano di gestione europeo non rinnovato a seguito della stessa riclassificazione nel 2009 non vi autorizza a simili illazioni. Volete far fare dei corsi di abilitazione al prelievo dello scolopacide in forma specialistica (sic!) Passi per i censimenti e le misurazioni biologiche sulla specie, ma che differenza passa tra una beccaccia di dicembre e una di gennaio? Nessuna! Perche’ si dovrebbe imporre di fare un corso per cacciarla 20 gg a Gennaio? Qual’ e’ la “tesi scientifica” che avalla codesta bizzarra idea?
La 157 gia’ prevede il divieto di caccia alla posta mattutina e serale alla beccaccia, le Regioni, nell’espressione dell’atto amministrativo del calendario venatorio, prevedono orari successivi alle altre specie e, il prelievo inizia generalmente alle 8,00 per terminare mezz’ora prima del tramonto. Che dire poi sulla sospensione del tesserino venatorio per due stagioni di caccia in caso di fragranza di reato, Se volete vietare la caccia prima delle 8,00 a che serve? Noi diremo di reinserire la pena di morte, in caso di posta alla beccaccia!
L’ufficio tecnico legislativo ANLC stigmatizza fortemente questo tipo di approccio alle problematiche gestionali della beccaccia, le forme di caccia presenti ad oggi, nel nostro Paese, vanno tutelate in tutte le loro espressioni, non esistono cacce di serie A o di serie B, esistono le leggi che regolano l’attività venatoria e quelle secondo noi vanno fatte rispettare.
Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica ANLC
( 18 novembre 2013 )