La sezione regionale del Piemonte della Federazione Italiana della Caccia si è rivolta ai consiglieri regionali ricordando l’esame di pochi giorni fa da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, il quale si è occupato dei ricorsi presentati dal mondo venatorio locale. La razionalizzazione degli Ambiti Territoriali di Caccia e dei Comprensori Alpini sarà discussa il prossimo 18 ottobre, mentre il resto delle istruttorie riguardava i calendari venatori.
Per quello della stagione scorsa (2016-2017) si è trattato di approfondire la questione relativa alla pernice bianca. Nonostante tre sconfitte incassare dall’assessorato regionale non ci sono state dimissioni: il divieto è stato inserito in una nuova legge, votata nel Collegato alla Finanziaria. Altra discussione è stata quella delle 12 specie tacciabili che sono state vietate in territorio piemontese, una serie di ricorsi costosi, pagati dai cacciatori e quindi dai contribuenti.
Federcaccia Piemonte ha presentato un ulteriore ricorso contro il calendario 2017-2018, anche se sono preoccupanti le voci secondo cui la Regione vorrebbe far pagare queste istanze ai cacciatori, con una nuova legge che potrebbe penalizzare nuovamente il settore. I consiglieri sono stati invitati a prendere in seria considerazione le decisioni del TAR, valutando l’opportunità o meno di inserire divieti e limitazioni senza alcun motivo. La lettera dell’associazione si conclude in maniera perentoria: “De iure, pregiati Consiglieri, secondo il diritto, noi chiediamo Voi agiate nel rispetto delle leggi; e grazie per l’attenzione”.