Forte insoddisfazione
Federcaccia Abruzzo e le altre Associazioni Venatorie Regionali Liberacaccia, Enalcaccia e ANUUMigratoristi si sono rivolte al Presidente della Regione Marco Marsilio per sottolineare la forte insoddisfazione per i contenuti della attuale bozza di Calendario Venatorio regionale per la stagione 2024-2025 e chiedere un suo immediato intervento.
Il testo della lettera
Di seguito il testo. “Egregio Presidente Marsilio, preso atto dei contenuti emersi dalla lettura della bozza di Calendario Venatorio 2024-25 inviato dalla Regione Abruzzo al Comitato Tecnico Nazionale Faunistico Venatorio e all’ISPRA, le Associazioni Venatorie abruzzesi si rivolgono a Lei per invitarla a un ripensamento su un documento che così come formulato risulta inutilmente punitivo per i cacciatori della regione, senza che per altro queste eccessive limitazioni portino ad alcun vantaggio dal punto di vista della tutela della fauna oggetto di prelievo e della biodiversità nel suo complesso. Ancora una volta abbiamo dovuto verificare una ingiustificata chiusura da parte dell’Assessorato e degli Uffici regionali competenti a qualsiasi pur motivata richiesta di modifica dei regolamenti di caccia vigenti da anni in Abruzzo che penalizzano fortemente i cacciatori abruzzesi rispetto ai loro colleghi di tutte le altre regioni italiane”.
Giudizio del TAR
“Troviamo in tutta sincerità inaccettabile la giustificazione addotta per le scelte effettuate, che sarebbero tese ad evitare qualsiasi eventualità di ricorsi, essendo compito della Regione deliberare in osservanza delle normative vigenti e non rinunciare al proprio ruolo per non doversi sottoporre a un – peraltro ipotetico – giudizio del TAR nei confronti del quale ha, semmai, il dovere di motivare in modo tecnicamente solido le proprie scelte. La bozza di calendario venatorio 2024-25 licenziata dalla Regione contiene penalizzazioni superiori anche a quelle proposte da ISPRA, prive di qualsiasi motivazione scientifica e non tiene in alcun conto il fatto che i calendari venatori delle altre regioni italiane, incluse quelle che hanno già pubblicato i calendari per la prossima stagione, aprono la caccia al 15 settembre e consentono la caccia fino al 31 gennaio a varie specie migratrici utilizzando per questo motivazioni tecnico-scientifiche che in più casi hanno superato i temuti ricorsi al TAR e che invece la Regione Abruzzo ha sempre rifiutato”.
Massima urgenza e tempestività
“Non possiamo continuare a ritenere accettabile o in alcun modo giustificabile il rifiuto a qualsiasi forma di collaborazione della Regione e dei suoi Uffici Tecnici con le Associazioni Venatorie regionali. Per quanto sopra espresso, Egregio Presidente, siamo a chiederLe di intervenire con la massima urgenza e tempestività provvedendo a fermare l’iter procedurale del Calendario venatorio 2024-25; di modificare la bozza in osservanza a quanto previsto dall’articolo 18 della Legge 157/92; di avviare un urgente e quanto mai necessario percorso di confronto con le Associazioni Venatorie abruzzesi. In attesa di un suo sollecito riscontro la ringraziamo per l’attenzione, riservandoci ulteriori iniziative a tutela dei cacciatori abruzzesi da noi rappresentati”.