BERNA – La lepre è a rischio in Svizzera: il WWF prende lo spunto dalle festività pasquali e dagli onnipresenti conigli di cioccolata e non per ricordare il destino amaro di questo timido mammifero, sempre più sotto pressione a causa del cambiamento del suo habitat.
Attualmente nella Confederazione si contano in media 2,7 lepri per chilometro quadrato, con punte negative di 1,5 esemplari. Vivono prevalentemente nei campi del Mittelland, ma stanno diventando sempre più rare: una situazione che in un comunicato odierno il WWF definisce «drammatica», considerato che gli esperti ritengono minimo, per il mantenimento della specie, un valore fra 2 e 6.
Le ragioni del continuo calo sono molteplici. Innanzitutto lo spazio vitale dell’animale viene limitato dall’urbanizzazione e dalla frammentazione del territorio; centinaia di lepri sono inoltre ogni anno vittima della circolazione stradale e anche l’agricoltura intensiva ha la sua parte di responsabilità. Va infine ricordato che, contrariamente ai conigli, le lepri non scavano tane e i piccoli sono quindi spesso vittima di cani, volpi o uccelli rapaci.
Secondo il WWF è assolutamente necessario migliorare le condizioni quadro per il mammifero. L’organizzazione ambientalista si appella alle autorità comunali e ai contadini: spetta a loro impegnarsi affinché questa specie in Svizzera non finisca confinata nei libri per bambini o trovi solo un pallido sostituto nei conigli pasquali.
Fonte: Corriere del Ticino