Lepre Italica: Nuova casa a Mustonate (VA) per volontà dell’imprenditore Francesco Aletti.
La Lepre Italica ha finalmente trovato una nuova casa, infatti la lepre italica, più piccola e chiara lepre europea, ha trovato una casa nell’oasi protetta di Varese. Mustonate, piccolo paesino in provincia di Varese, ribattezzato per via delle similitudini paesaggistiche “piccola Inghilterra” e a seguito delle sue verdi colline, i suoi prati e sui boschi ha fato sì di poter identificare l’habitat ideale per la lepre italica.
Francesco Aletti, imprenditore del varesotto, ha avuto l’idea di introdurre le lepri italiche nel territorio della Provincia di Varese: “Tre o quattro anni fa abbiamo lasciato andare qualche coppia di lepre italica. Ogni anno, con la Provincia, facciamo il censimento. Adesso ce ne sono già 70 esemplari.
Bisogna considerare che il territorio non è cintato da reti, quindi le lepri possono andare dove vogliono. Una volta all’anno si fa anche una cattura con le reti e alcuni esemplari vengono mandati a ripopolare altri territori. Si tratta di un piccolo prelievo. La presenza delle lepri indica che il territorio è sano”.
La Lepre Italica ha dimensioni medie, che variano dai 40 ai 70 cm, mentre il peso di una lepre adulta varia dai 2 ai 3,5 kg. E’ un’animale abbastanza longevo, la cui attesa di vita può durare fino a circa 10 anni. Il periodo degli accoppiamenti va da ottobre a marzo di ogni anno. I piccoli cominciano a nascere nella tarda primavera e secondariamente per tutta l’estate e fino all’inizio dell’autunno.
La lepre Italica è’ un erbivoro abbastanza frugale e si adatta a mangiare qualunque tipo di cibo vegetale: germogli, radici, tuberi, cortecce, frutti, ecc.
Dalle abitudini crepuscolari e notturne, non costruisce tane trova riparo fra le rocce e la vegetazione, specie se fitta e spinosa. Proverbiali la sua velocità e l’astuzia: se scovata, esce dal proprio riparo dopo un elaborato insieme di scarti, salti, giri che servono per confondere il proprio odore e depistare così i possibili predatori.
La lepre italica è “la regina indiscussa dal nostri prati” così come sottlineato dallo stesso Francesco Aletti, per la quale sono stati messi in atto diversi piani di ripopolamento e di salvaguardia, vietando anche la caccia all’interno della zona protetta di Mustonate, quindi i cacciatori, per sparare alle lepri, dovranno aspettare che escano dai confini del borgo.