L’Ente Produttori Selvaggina (EPS), associazione venatoria che è stata riconosciuta con una legge del 1992, è entrato a far parte del comitato di gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia della provincia di Foggia. La delibera presidenziale 239 dello scorso 17 dicembre, infatti, questo comitato è stato rinnovato per l’anno appena cominciato e l’EPS è stato nominato fra i vari componenti che ne fanno parte. Tra gli altri figurano il Comune di Foggia, l’Unione Provinciale Agricoltori, il Comune di Manfredonia, la Confederazione Italiana Agricoltori, Arcicaccia, Italcaccia e WWF, tutti con un rappresentante a testa.
Si tratta di uno degli ambiti territoriali più importanti per quel che riguarda la caccia in Italia. Il territorio provinciale è conosciuto anche come “capitanata” e la sua collocazione geografica si trova nella parte settentrionale della Puglia. Si sta parlando di una superficie di 7184 chilometri quadrati, la seconda più grande provincia nel nostro paese dopo quella di Bolzano. L’ingresso dell’Ente Produttori Selvaggina non è casuale, visto che il territorio dell’ATC pugliese di cui si sta parlando può vantare una estensione boschiva piuttosto ampia, senza dimenticare la variabilità degli ambienti (pascoli, zone umide, campi coltivati e garighe), due fattori che hanno favorito la presenza di una popolazione faunistica molto diversificata.
L’ambiente è complessivamente ancora integro dal punto di vista naturalistico, con un equilibrio ecologico invidiabile. All’inizio degli anni Ottanta, tra l’altro, è ricomparso il lupo nei boschi della Daunia, un altro aspetto fondamentale per la sopravvivenza della fauna. L’intero patrimonio è stato preservato in maniera ottimale grazie alla scarsa antropizzazione di alcune aree del territorio e alla conservazione degli habitat naturali. I due fattori, insieme alla difficile accessibilità alle attività agricole di superficie estesa, hanno garantito il risultato che si può apprezzare oggi.
Gli ultimi ripopolamenti di selvaggina in questo Ambito Territoriale di Caccia risalgono alla stagione venatoria 2012-2013. In effetti, tra i mesi di aprile e maggio del 2012 è stata ripopolata la selvaggina per le specie delle lepri. Inoltre, è stata immessa selvaggina per le specie dei fagiani e starne: in questo secondo caso non venne coinvolta solamente la provincia di Foggia, ma anche alcuni comuni che rientrano nell’area della provincia della BAT (Barletta-Andria-Trani) e più precisamente Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia.
Tra le attività principali dell’Ente Produttori Selvaggina bisogna citare la promozione del pieno raggiungimento dei limiti territoriali per gli istituti faunistici privati, la ricerca tecnico-scientifica e la promozione di ogni iniziativa utile per il conseguimento della reintroduzione della fauna selvatica.