Un contesto faunistico mutato
Il nuovo regolamento sulla gestione degli ungulati, che va a sostituire quello del 2008, ottiene il parere favorevole di conformità da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Alla base delle modifiche, la necessità di rispondere a un contesto faunistico mutato e di ricomprendere in un unico testo la gestione di tutte le specie, compreso il cervo. Fra le novità introdotte figura quella della semplificazione delle modalità di caccia collettiva: diminuisce, ad esempio, il numero di componenti delle squadre di braccata (da 40 a 30) e viene prevista la possibilità di interventi più incisivi in situazioni di particolare criticità come, ad esempio, nel caso del contrasto alla peste suina. Si potrà inoltre concordare con altre regioni confinanti e gli enti-Parco delle linee guida comuni per la gestione unitaria degli areali di presenza della specie indipendentemente dai confini amministrativi.
La fase di stallo
Marta Evangelisti di Fratelli d’Italia, nel ribadire il proprio voto contrario, ha evidenziato “come i cacciatori, veri protagonisti, si sentono da troppo tempo oggetto di disinteresse e attendono una presa di posizione netta che non c’è stata. C’è una fase di stallo a causa della ricerca di un equilibrio con chi vorrebbe una drastica riduzione dell’attività di caccia. E’ inutile continuare ad approvare calendari fotocopia, avremmo voluto un atto di coraggio per dare risposte e certezze”. Massimo Bulbi del Partito democratico, nell’annunciare voto favorevole, ha ricordato che, nella stesura del regolamento, “sono state accolte le richieste del mondo venatorio con il quale si sono svolti molti incontri. Il nuovo regolamento era necessario per sanare disposizioni datate, anche in vista di quanto sta accadendo con la peste suina”.
Parere di conformità
Stefano Bargi della Lega, pur sottolineando la disponibilità della Giunta, avrebbe preferito “affrontare il dibattito sul piano politico. Il semplice parere di conformità non ha consentito di intervenire direttamente sul regolamento: di fatto alcune nostre proposte sono state accolte ma altre non hanno trovato risposta. Avremmo voluto riportare il baricentro verso le squadre di caccia, per esempio”. La Lega ha annunciato voto di astensione. L’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha chiarito che il percorso per giungere alla stesura del nuovo regolamento “è stato ampiamente partecipato e sono stati coinvolti i rappresentanti istituzionali e i portatori di interesse, come il mondo venatorio e gli Atc”. “Abbiamo raccolto diverse osservazioni e richieste di miglioramento dai gruppi consiliari, non ci siamo fermati al mero parere di conformità. Il regolamento renderà più semplice svolgere attività di caccia collettiva e migliorare la gestione del cinghiale che rappresenta un problema per l’agricoltura e la sicurezza pubblica”, ha concluso l’assessore (fonte: Regione Emilia Romagna).