Ogni raccolta firme organizzata nei vari comuni italiani per quel che riguarda la legittima difesa (sia l’iniziativa promossa dall’Italia dei Valori che quella della Lega Nord) ha fatto registrare numeri importanti. Come riferito da Bergamonews.it, anche nei comuni della provincia orobica è stato ottenuto lo stesso risultato, tanto è vero che negli 80 gazebo allestiti per l’occasione nell’ultimo fine settimane sono state raccolte oltre 5mila firme. Come è noto ormai, l’iniziativa di legge popolare punta a modificare due importanti articoli del Codice Penale, il 55 (“Eccesso colposo”) e il 614 (“Violazione di domicilio”), in modo da tutelare chi subisce un furto in casa o nel proprio negozio.
Di fatto, si escluderebbe l’eccesso colposo di legittima difesa, quando il proprietario dell’abitazione difende sé stesso e la sua famiglia, evitando denunce e processi. Secondo lo stesso quotidiano online, però, le forze dell’ordine della provincia di Bergamo stanno nutrendo seri dubbi in merito all’iniziativa (non è un referendum vero e proprio, come spesso si è affermato erroneamente). Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha spiegato come sia meglio pensarci bene e che i cittadini dovrebbero informarsi sulla legittima difesa e capire quali sono gli scenari a cui si può andare incontro.
Per il militare, pistole e fucili dovrebbero essere usate solamente in caso di assoluta necessità, oltre che da persone che hanno i requisiti per farlo, altrimenti si potrebbe rischiare un pericoloso “Far West”. Per la Questura di Bergamo, inoltre, la proposta va esaminata cautamente, almeno fino a quando non si conosceranno tutti i dettagli sulle modifiche legislative: anche il Questore è convinto che le armi siano fondamentali soltanto di fronte a una reale necessità.